FIRENZE (ITALPRESS) – La Giunta ha approvato nella sua seduta di ieri l’ammontare degli importi necessari a garantire il corretto funzionamento della macchina elettorale che sarà chiamata a gestire le operazioni di voto nei 273 Comuni della Toscana dove verranno eletti il presidente e i quaranta consiglieri designati a rappresentare l’intera comunità regionale.
“Con questa delibera – spiega il presidente Giani – la Regione fa la sua parte e stabilisce i criteri di finanziamento delle procedure elettorali, mettendo da oggi in moto la macchina organizzativa che permette di organizzare il funzionamento dei seggi, la stampa del materiale necessario, fino alla pubblicizzazione dei comizi elettorali. È bene inoltre precisare che dallo scorso mese di maggio nella sezione del website regionale dedicata alle elezioni, è possibile accedere a tutti i manuali con le informazioni utili su tutti gli adempimenti”.
Le risorse necessarie ad attuare tutte le procedure necessarie a garantire il diritto di voto ai cittadini toscani indicate dalla delibera superano gli undici milioni e mezzo di euro, ripartiti in base alle dimensioni di ogni singolo Comune interessato dalle operazioni di voto, sulla base di criteri indicati dalla legge regionale numero 74 del 2004.
La normativa indica, in questo caso, l’importo massimo da destinare complessivamente ai Comuni, i criteri per la ripartizione delle somme e il tipo di spese rimborsabili che devono essere coerenti con i rimborsi previsti dallo Stato per le consultazioni elettorali. Le spese soggette a rimborso riguardano, fra le altre, quelle per l’assunzione di personale a tempo determinato qualora l’Ente non riesca a fronteggiare le particolari esigenze connesse alle consultazioni in esame con il personale in servizio e con il ricorso al lavoro straordinario, le risorse per la realizzazione relative agli stampati relativi alla convocazione dei comizi elettorali e all’acquisto di eventuali software per gestire lo scrutinio dei voti, se non forniti dalla Regione Toscana, il trasporto del materiale di arredamento delle singole sezioni elettorali dai locali di deposito ai seggi e per il montaggio e lo smontaggio delle cabine, oltre alle dotazioni di materiali vari per l’allestimento dei seggi e gli adempimenti connessi con le operazioni di voto.
“La Regione – aggiunge il direttore generale Paolo Pantuliano – per mettere a punto la macchina organizzativa elettorale si avvale dei Comuni e delle dieci Prefetture toscane, con le quali il presidente ha già sottoscritto nelle settimane scorse un protocollo d’intesa. I Comuni – spiega Pantuliano – anticipano le spese e la Regione provvede poi a rimborsarli sulla base di puntuali rendicontazioni. La spesa complessiva, come previsto dalla delibera approvata dalla Giunta, sarà di circa undici milioni e mezzo di euro e gli importi da suddividere per ogni singolo Comune vengono definiti per il quaranta per cento sul numero di sezioni che ogni che ogni amministrazione deve attivare e per il sessanta per cento sulla base degli elettori iscritti. Per completezza, alla cifra complessiva si aggiunge meno di un milione di euro per gli affidamenti alla tipografia per la stampa del materiale da distribuire alle singole sezioni, che comprende registri, buste e verbali”.
“Qualche cifra: il Comune di Sassetta, in provincia di Livorno – precisa Pantuliano – che conta trecentosessantacinque elettori ed ha ha una sola sezione, riceverà la cifra più bassa per un totale massimo di circa mille e novecento euro. Il Comune che riceverà la cifra più alta è invece quello di Firenze che ha trecentocinquantaquattro sezioni e oltre duecentottantottomila elettori e e avrà un rimborso massimo di settecentosettantasette mila euro. Quindi il costo per la Regione è di undici milioni e mezzo, ai quali vanno aggiunti circa centotrenta mila euro a titolo di rimborso per il personale delle Prefetture e centomila per i cittadini toscani residenti all’estero che si recheranno a votare. Per loro, come stabilito dalla legge regionale n. 26 del 2009, è prevista un’indennità forfettaria di 103 euro se provenienti dai paesi europei e 206 se residenti in paesi extraeuropei”.
“La novità che gli elettori troveranno ai seggi quest’anno, prevista da una norma statale – continua Pantuliano – è che nelle sezioni non ci sarà più la divisione dei registri nei tradizionali elenchi uomini-donne, ma un registro unico ordinato progressivamente. La Regione Toscana ha poi scelto di aderire alla piattaforma informatica elettorale Eligendo, sviluppata dal Ministero degli Interni, per garantire una presentazione dei risultati uniforme a quella sperimentata per le elezioni nazionali e da altre Regioni”.
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