Elezioni, Di Battista “Non mi candido, c’è chi non mi vuole”

Alessandro Di Battista, Five Stars Movement (M5S) deputy, attends the presentation of the movement's parliamentary candidates for the upcoming March general elections in Rome, Italy on January 29, 2018. (Photo by Giuseppe Ciccia / Pacific Press/Sipa USA) (Rome - 2021-02-12, Giuseppe Ciccia / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Non sarò candidato alle prossime elezioni politiche con il M5S, perchè fondamentalmente non ci sono le condizioni”. Lo annuncia in un video Alessandro Di Battista, dopo le voci di questi giorni di un suo possibile ritorno.
“Di questi tempi – dice – tutti vogliono candidarsi, pur di avere una poltrona in Parlamento sono disposti a vendere la madre, a calpestare le proprie coscienze e la propria dignità, a infilarsi nella sede del Pd per elemosinare un seggio quando avevano detto peste e corna del Pd. Io davvero non sono come queste persone grazie a Dio”. L’ex pentastellato spiega che “ho chiamato Conte, nonostante ogni giorno leggessi delle interviste, da parte di vari esponenti del M5S che mi tiravano in ballo, non proprio carine. Forse i ‘disboscatori di consensò sono stati altri: alcuni sono ancora all’interno del M5S, altri se ne sono andati. Ho parlato con Conte e ho compreso che ci sono molte componenti nell’attuale M5S che non mi vogliono. Da Beppe Grillo passando per Roberto Fico: non mi vogliono, per una serie di ragioni. Forse temono che io sia poco imbrigliabile, perchè forse temono giustamente che io possa ricordare degli errori politici che sono stati commessi negli ultimi due anni. Con Conte abbiamo avuto un’interlocuzione molto leale, lo ringrazio, perchè è stato molto sincero. Per me è un galantuomo, non mi ha mai mancato di rispetto e mi ha sempre detto la verità. Si è sempre comportato bene”. Poi una frecciata: “Politicamente oggi non mi fido di Beppe Grillo, che ancora fa da ‘padre padronè. E io sotto Grillo non ci sto. Non dimentico quello che ha fatto per il Paese e per me. Ho appreso molto e sono molto grato. Per rientrare nel Movimento e ricandidarmi è giusto che io pretenda determinate cose: non sono poltrone, ma garanzie politiche. In questo momento, con Grillo che ancora non ha fatto un passo di lato – che dovrebbe fare – queste garanzie non ci sono”, chiosa.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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