PIL, CONFCOMMERCIO STIMA +1% SU ANNO

Secondo l’Ufficio Studi di Confcomercio, i dati statistici congiunturali continuano a mostrare segnali contradditori che inducono a valutare con prudenza le prospettive a breve dell’economia italiana. La produzione industriale ha registrato a marzo, al netto dei fattori stagionali, un aumento dell’1,2% su base mensile e del 3,6% su base annuale. L’occupazione ha presentato, nello stesso mese, una crescita congiunturale dello 0,3%. Ad aprile il sentiment delle famiglie è risultato in lieve peggioramento con una diminuzione dello 0,4% (m/m), mentre il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ha segnalato un calo dell’1,2%. Particolarmente significativo è risultato, nello stesso mese, il ridimensionamento del sentiment delle imprese al dettaglio con un calo del 7,5% (m/m).

In linea con queste indicazioni, Confcomercio stima per maggio una variazione congiunturale nulla del Pil mensile e una variazione tendenziale dell’1% (1,1% ad aprile). Confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre. La crescita acquisita per l’anno in corso è dello 0,8%. In linea con un quadro congiunturale non particolarmente dinamico, le famiglie hanno mantenuto un comportamento molto prudente in materia di consumi. Ad aprile l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato un calo dello 0,1% rispetto a marzo e un aumento dello 0,4% nei confronti dello stesso mese del 2017. In termini di media mobile a tre termini l’evoluzione degli ultimi mesi ha segnalato un modestissimo recupero. 

 

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