DIFENSORE CIVICO, FORTUNATO “SARÒ VERO AMICO DEI CITTADINI”

“La mia funzione serve per ricondurre il potere pubblico al rispetto delle regole. Chi non ha capito che è cambiato tutto, non ha capito niente”. A una settimana esatta dal suo insediamento, il difensore civico della Regione Campania e garante per il diritto alla salute, Giuseppe Fortunato, illustra alla stampa le linee guida della sua azione, ricordando l’iter travagliato che lo ha portato ad ottenere l’incarico. “Tra Tar, Consiglio di Stato e Cassazione, ci sono volute otto pronunce per essere oggi qui – dice – Spero che la Regione mi accetti pienamente”.

“In questi giorni la mia squadra ed io abbiamo già iniziato a smaltire gli arretrati e a improntare una nuova modulistica. Inoltre ho già provveduto a diffidare i 550 Comuni della Campania chiamati a rispettare la privacy dei loro cittadini, ma anche le pari opportunità e combattere le discriminazioni sui posti di lavoro. E ho diffidato – annuncia Fortunato – anche la città metropolitana di Napoli che non ha ancora istituito la figura del difensore civico, prevista per legge. Contrariamente alla prassi, io non voglio accentrare potere. Anzi, sto facendo una battaglia per perderlo: non è giusto che un cittadino, per vedere riconosciuti i propri diritti contro la pubblica amministrazione, debba venire da me magari da un paesino sperduto anziché rivolgersi al difensore civico del suo Comune”. 

Tra i report che sono già sulla scrivania di Fortunato, l’impiego corretto dei giornalisti negli uffici stampa dei Comuni e la lotta alle fake news. “Agirò richiamando ognuno alle proprie responsabilità – dichiara – Mi rivolgerò all’Ordine dei giornalisti, ma anche all’AgCom” per verificare l’eventualità di un’alterazione intenzionale del mercato pubblicitario.
Amico del cittadino, questa la definizione che suggerisce Fortunato per definire il suo incarico, “un cittadino – spiega – che non avrà più bisogno di ricorrere all’amico dell’amico per vedere riconosciute le proprie ragioni e – gli piace sottolineare – in un buon 90 per cento delle volte è il cittadino ad avere ragione”. Ma anche amico delle imprese: “Il credito è un valore costituzionale. Sarò autorità garante dei debiti e dei crediti della pubblica amministrazione: se un imprenditore ha lavorato per il pubblico e deve avere dei soldi, è giusto che li abbia e nei tempi giusti, anche per chiudere i circuiti dell’usura”.
Tra le battaglie che vorrà intraprendere Fortunato, anche l’istituzione del difensore civico nazionale: “Non c’è alcuna tutela dei cittadini contro l’amministrazione statale centrale. Anche in Italia serve la figura dell’ombudsman. Ci batteremo per colmare questa lacuna”.

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