DALIC “E’ IL MOMENTO PIU’ BELLO DELLA NOSTRA VITA”

Il grande giorno sta per arrivare. La Croazia affrontera’ domani, per la prima volta, una finale dei Mondiali e Zlatko Dalic assicura che non sara’ certo la fatica accumulata nella fase eliminatoria, con due gare vinte ai rigori e una ai supplementari, a pesare. “Domani c’e’ la finale dei Mondiali, i giocatori sanno che cosa rappresenta – dice il ct in conferenza stampa a Mosca -. Mi fa piacere sapere che chi dei miei non sara’ al 100% me lo dira’, abbiamo un rapporto eccellente e sono pronti a dire ‘non sono in forma, sono pronto a non giocare’. Dobbiamo solo recuperare. Ci sono dei piccoli infortuni, qualche piccolo problema. Spero che tutti i miei saranno pronti a giocare domani ma se non sara’ cosi’ avremo comunque calciatori eccellenti ai blocchi di partenza”. Secondo Dalic, Mandzukic e compagni dovranno affrontare la sfida con la Francia senza particolari timori: “Lo stadio sara’ pieno, il mondo intero ci guardera’, allora dico loro: ‘uscite, giocate il vostro calcio, non siate inibiti ne’ distratti!’. E’ il momento piu’ bello della nostra vita. Complimenti a chi ha vinto la Champions League ma questo match e’ il piu’ grande per noi, per il popolo croato: vogliamo rappresentare il nostro Paese nella maniera piu’ degna possibile. Se non ci riusciremo – conclude – faremo i complimenti ai nostri avversari”.
In conferenza stampa anche Luka Modric: “Il Pallone d’oro? Io mi concentro solo sulla Croazia, quando il tuo nome viene evocato in questo contesto e’ sempre molto bello, fa piacere, ma non mi preoccupo particolarmente. Io voglio soltanto che la mia squadra vinca e che, se Dio vuole, sollevi la Coppa domani”. Cosa dira’ Modric da capitano? “Vedremo, non mi siedo da qualche parte per scrivere discorsi. Diro’ ai miei compagni quello che sentiro’ in quel momento, non ci ho ancora pensato. Abbiamo questo piccolo rituale di ritrovarci insieme, cosa diro’ si vedra’ all’ultimo”, afferma il centrocampista del Real Madrid complimentandosi con Dalic: “Siamo in finale dei Mondiali e una parte del merito e’ del
ct. E’ arrivato in un momento molto difficile, c’erano persino dubbi sulla nostra qualificazione al Mondiale, ma ci ha veramente motivato, dato fiducia, ci ha detto che eravamo comunque dei buoni giocatori. Amo molto la sua sincerita’, il suo approccio e il suo modo di fare vis a vis con ognuno di noi”.

(ITALPRESS).

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