ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi a palazzo Montorio a Roma la conferenza stampa di presentazione della mostra Dalí. Rivoluzione e Tradizione, in programma dal 17 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 a Palazzo Cipolla, Museo del Corso – Polo museale di Roma. La mostra, dedicata a uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, è organizzata dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna.
L’ambasciatore di Spagna a Roma, Miguel Angel Fernandez-Palacios, ha aperto con il suo intervento la conferenza stampa sottolineando che la mostra, “frutto della collaborazione tra Fondazione Roma, MondoMostre e Fundaciò Gala-Salvador Dalì, rappresenta un’affermazione dell’impegno della Spagna per la cultura come strumento di dialogo e proiezione internazionale. L’ambasciata di Spagna in Italia – ha proseguito – ha accompagnato questo progetto sin dalle sue fasi iniziali, consolidando il proprio ruolo di ponte tra istituzioni e garante di una presenza culturale ambiziosa, rigorosa e condivisa”.

L’evento si inserisce nel quadro delle attività culturali promosse dalla Fondazione Roma, che ha voluto donare alla città un’istituzione museale a tutto tondo, mettendo al centro il visitatore e ispirandosi a valori fondamentali come inclusione, impegno per il territorio e promozione culturale. Il presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi, ha dichiarato che con la mostra l’istituzione “rinnova il proprio impegno a favore della promozione culturale come strumento di crescita civile, spirituale e sociale. Questa mostra non è solo un omaggio a uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, ma rappresenta anche un nuovo tassello nel più ampio percorso di riflessione sull’arte moderna europea, avviato con Chagall e portato avanti con Picasso”.
Il direttore generale della Fundaciò Gala-Salvador Dalí, Felix Roca Batllori, ha sottolineato che Roma rappresenta una città chiave nel percorso artistico di Dalì. “Dalì ha sempre nutrito una profonda ammirazione per l’Italia. I maestri del Rinascimento rappresentarono un punto di riferimento nel suo orizzonte”. La curatrice della Fundaciò, Lucia Moni, ha illustrato la preparazione della mostra per dare a Roma “un’esposizione unica e innovativa”. L’obiettivo della mostra, ha proseguito, “è approfondire la relazione tra le opere dell’artista spagnolo e quelle dei maestri del passato da lui prediletti, in particolare Velasquez, Vermeer e Raffaello, oltre a indagare il dialogo con uno dei grandi geni del XX secolo, Pablo Picasso”. Questa esposizione, ha spiegato ancora Moni, si distingue per la presenza di opere che, per la prima volta, vengono presentate al pubblico italiano.
Il Museo del Corso – Polo museale, divenuto un vero e proprio polo culturale e cuore pulsante della vita cittadina, ha aperto ufficialmente i battenti in occasione di uno degli eventi più significativi del Giubileo: l’esposizione gratuita del capolavoro di Marc Chagall, La crocifissione bianca, da novembre 2024 a gennaio 2025. Dalla sua inaugurazione, il Polo Museale, che comprende Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna, ha già accolto oltre 220.000 visitatori.

Grande riscontro ha avuto la mostra che si è appena conclusa, Picasso lo straniero, visitata da oltre 80.000 persone e una partecipazione straordinaria a percorsi didattici, laboratori per bambini e scuole, conferenze pubbliche e attività inclusive realizzate in collaborazione con realtà come Caritas Roma, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione Bambino Gesù, il Villaggio Fondazione Roma e il Centro Diurno della Fondazione Sanità e Ricerca. Il nuovo progetto espositivo dedicato a Salvador Dalí si pone in piena continuità con questa visione culturale e sociale, proseguendo idealmente il dialogo con Pablo Picasso, artista con cui Dalí ebbe un rapporto profondo e ambivalente lungo tutta la sua carriera.
Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz Gonzßlez e Lucia Moni, l’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo. In mostra oltre 60 opere tra dipinti e disegni, accompagnati da documenti fotografici e audiovisivi, che offriranno al pubblico un’immersione totale nell’universo creativo di Salvador Dalí, artista geniale, controverso, visionario. Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí e da prestigiose istituzioni internazionali e nazionali, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, il Museu Picasso de Barcelona e le Gallerie degli Uffizi, confermando l’importante valore scientifico e museologico del progetto.
– foto lcr/Italpress –
(ITALPRESS).