Da Athletica Vaticana testimone alla sorella di Donato Sabia

ROMA (ITALPRESS) – Il cardinale Josè Tolentino de Mendonça, ministro dello sport della Santa Sede, ha incontrato oggi Athletica Vaticana. Insieme sono state delineate le linee della presenza di servizio della Santa Sede nella realtà sportiva vaticana e internazionale. “Lo sport è esperienza e scuola di umanità” ha affermato il cardinale parlando di etica, cultura dell’incontro, educazione, pace, fede e santità nella concretezza. “Nello sport ciascuno celebra l’incontro serio con la vita” ha rilanciato. Durante l’incontro Athletica Vaticana ha voluto ricordare Donato Sabia, morto per Covid l’8 aprile 2020, la cui sorella Anna è officiale del Dicastero per la dottrina della fede. A lei è stato consegnato il testimone, segno di Athletica Vaticana. Donato Sabia, sugli 800 metri, è stato campione europe indoor 1984 e per due volte consecutive finalista olimpico (1984 e 1988). Un gesto nel segno della comunità sportiva vaticana. “Athletica Vaticana come espressione ufficiale sportiva della Santa Sede deve assumere una dimensione profetica. Ognuno di voi è chiamato veramente a essere un profeta. A portare se stesso ma a portare qualcosa ‘in più’. E’ quello che la Santa Sede si aspetta da voi: che siate sportivi integrali ma con quel ‘in più’ che è l’essere allenati da Gesù Cristo” ha detto, in conclusione, il cardinale de Mendonça agli sportivi vaticani.
“Il testimone della staffetta con la scritta ‘simul currebant’, segno di Athletica Vaticana, è il simbolo della corsa più straordinaria che il cristianesimo ricordi: la corsa di Pietro e Giovanni verso il sepolcro per divenire testimoni della risurrezione. Voi siete testimoni di resurrezione. Perchè nella pratica sportiva vediamo gli uomini risuscitare dalla tristezza all’animo, dalla mancanza di fede alla speranza, dalla solitudine alla compagnia, a volte dalla malattia alla perseveranza, a credere. Voi toccate con mano cosa significa nella vita concreta di ogni giorno queste manifestazioni, questo seme di risurrezione. Voi siete testimoni che la morte non è l’ultima parola. La vostra corsa non è per allontanare la morte ma per superarla, per andare incontro alla vita, per toccare fino in fondo, per celebrare il mistero profondo della vita”.
– foto Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

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