Covid, Consiglio Val d’Aosta approva legge ma è scontro con il Governo

PRONTO SOCCORSO DA CAMPO SPEDALI DI BRESCIA PER COVID 19 EMERGENZA CORONAVIRUS PANDEMIA COVID19 COVID 19 CORONA VIRUS OSPEDALE PERSONALE MEDICO SANITARIO IN ABBIGLIAMENTO PROTETTIVO MEDICI INFERMIERI TUTA TUTE CAMICE PROTETTIVO CAMICI PROTETTIVI PERSONA PERSONE CON MASCHERINA MASCHERINE SANITARIA ANTI CONTAGIO ANTICONTAGIO ANTIVIRUS STERILE CHIRURGICA CHIRURGICHE STERILI PROTETTIVA PROTETTIVE VOLONTARI

AOSTA (ITALPRESS) – Il Consiglio della Valle d’Aosta ha approvato, con 28 voti favorevoli e l’astensione dei 7 Consiglieri del gruppo Progetto Civico Progressista, la proposta di legge che disciplina la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul territorio regionale e che introduce misure per la pianificazione della fase di ripresa e di rilancio dei settori maggiormente colpiti dall’epidemia.
Il provvedimento, frutto del coordinamento tra la proposta depositata il 27 ottobre dal gruppo Lega Vallèe d’Aoste e gli emendamenti condivisi tra maggioranza e opposizione in quarta e quinta Commissione, è composto da 7 articoli volti ad adattare le disposizioni nazionali al territorio valdostano e alle sue specificità, disciplinando le libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus.
E’ inoltre istituita un’Unità di supporto e coordinamento per l’emergenza Covid-19, con funzioni di raccordo tra i soggetti interni ed esterni alla Regione e di proposta nella gestione dell’emergenza e dell’organizzazione.
Per il presidente della Regione, Erik Lavevaz, “questa legge va nella direzione giusta, che è quella che abbiamo già iniziato: dà ordine nella fase di attuazione della gestione dell’emergenza, calandosi nella nostra realtà territoriale. E’ anche una cornice normativa importante, pur con un orizzonte limitato perchè legata solamente al Covid-19”.
“Ma è importante perchè ha un respiro politico che vuole far valere il peso dello Statuto valdostano rispetto al Governo nazionale, esprimendo una volontà di determinazione molto chiara. Il Governo italiano ha dimostrato scarsa sensibilità nel capire i problemi della montagna – ha concluso Lavevaz -. Non importa se questa legge sarà impugnata: è un segnale forte della nostra autonomia, che fa capire che la Valle ha uno Statuto che vogliamo difendere con tutte le forze”.
“Le affermazioni del presidente Lavevaz della Regione Valle D’Aosta minano e ledono la leale collaborazione che ha caratterizzato in questi mesi il duro e faticoso lavoro comune contro la pandemia. Tutti conoscono l’importanza della grave crisi che stanno sopportando le categorie economiche, evidentemente non tutti si rendono conto della gravissima emergenza sanitaria e del numero di famiglie che ogni giorno devono affrontare pesantissimi lutti”, commenta in una nota il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.
“Il Governo è dal primo giorno accanto all’intera comunità della VDA. Dall’inizio della pandemia sono state sempre garantite alla VDA risorse finanziarie aggiuntive, come si evince dalle numerose intese approvate all’unanimità in Conferenza Stato-Regioni, oltre 16 milioni di materiali consumabili e oltre 7 mila materiali non consumabili, di cui 15 ventilatori polmonari serviti per potenziare, fino a più che raddoppiare, le terapie intensive”, aggiunge.
“Nei mesi che abbiamo alle spalle, dalla Protezione civile su indicazione costante del Governo sono arrivati ad Aosta oltre 80 operatori sanitari tra medici, infermieri e oss – sottolinea il ministro -. In queste settimane con la massima unità e collaborazione con la Conferenza delle Regioni, abbiamo stabilito anche di mettere nella disponibilità delle Regioni risorse aggiuntive per ristori alle attività economiche penalizzate, con un fondo che probabilmente il Presidente della VDA non conosce perchè non ci risultano suoi interventi pubblici in sede istituzionale. Potrebbe chiedere lumi al Presidente della Conferenza Bonaccini o al Vice Presidente Toti sull’impegno rispettato dal Governo di redistribuire sui territori un fondo aggiuntivo da 250 milioni di euro che sarà messo a disposizione delle Regioni penalizzate dalle chiusure che si aggiungono ai ristori nazionali”.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]