COMMISSIONE UE: “PORTARE A 34.9 MLD FONDI PER MIGRAZIONI”

Per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE (2021-2027) la Commissione propone quasi di triplicare i finanziamenti per la migrazione e la gestione delle frontiere portandoli a 34,9 miliardi di euro, rispetto ai 13 miliardi del periodo precedente.

La proposta della Commissione è una risposta alle accresciute sfide in materia di migrazione, mobilità e di sicurezza: prevede strumenti di finanziamento più flessibili per far fronte a eventi migratori imprevisti, e pone la protezione delle frontiere al centro del nuovo bilancio. Sarà creato un nuovo fondo separato per la gestione integrata delle frontiere, e l’Agenzia della guardia di frontiera e costiera sarà ulteriormente rafforzata con un nuovo corpo permanente di guardie di frontiera di circa 10 000 elementi. Il nuovo fondo per le frontiere aiuterà inoltre gli Stati membri a effettuare i controlli doganali, finanziando le relative attrezzature.

Il primo vicepresidente Frans Timmermans afferma: “Sulla base dell’esperienza passata e della consapevolezza che la migrazione resterà una sfida in futuro, proponiamo un aumento dei finanziamenti che è senza precedenti. Il rafforzamento delle frontiere comuni dell’UE, in particolare grazie alla guardia di frontiera e costiera europea, continuerà ad essere una grossa priorità. Introdurre una maggiore flessibilità negli strumenti di finanziamento significa essere pronti ad aiutare gli Stati membri in tempi brevi; dove ne hanno bisogno e quando ne hanno bisogno – in particolare in caso di crisi”.

Per Dimitris Avramopoulos, commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, “una migliore gestione delle frontiere esterne e la migrazione rimarranno priorità fondamentali per l’UE, gli Stati membri e i nostri cittadini negli anni a venire. Sfide più grandi richiedono maggiori risorse – questo è il motivo per cui proponiamo di triplicare circa il bilancio in quest’ambito. L’aumento dei finanziamenti sarà fondamentale per garantire che si possano realizzare le seguenti priorità politiche: rendere più sicure le nostre frontiere esterne, continuare a concedere protezione a coloro che ne hanno bisogno, sostenere maggiormente la migrazione legale e gli sforzi d’integrazione, contrastare la migrazione irregolare, e rimpatriare in modo efficiente chi non ha diritto di soggiornare sul territorio dell’UE”.

Il commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane Pierre Moscovici ha sottolineato: “I 115 000 funzionari doganali dell’UE sono in prima linea nella protezione dei cittadini dalla contraffazione o dalle merci non sicure e da altre forme di commercio illegale. Per sostenerli in tale compito fondamentale, proponiamo oggi un nuovo fondo per un valore di 1.3 miliardi di euro, affinché i paesi dell’UE si dotino delle attrezzature doganali più di punta. L’unione doganale celebra il suo 50º anniversario il mese prossimo, e l’UE deve continuare a garantirne il consolidamento”.

Durante la crisi dei rifugiati del 2015 e del 2016, l’assistenza finanziaria e tecnica che l’UE ha fornito agli Stati membri è stata essenziale per il sostegno degli Stati membri sotto pressione, per lo sviluppo delle capacità di ricerca e soccorso, per l’intensificazione dei rimpatri e per una migliore gestione delle frontiere esterne. Sulla base degli insegnamenti tratti dall’esperienza passata, la Commissione propone di triplicare circa i finanziamenti per i settori cruciali della migrazione e della gestione delle frontiere.

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