Come diventare maestro di sostegno

Come diventare maestro di sostegno

Tra le diverse figure che si occupano di educazione a livello scolastico una delle più ricercate ad oggi è quella del maestro di sostegno o insegnante di sostegno. Le opportunità di trovare lavoro ricoprendo questa mansione risultano quindi decisamente più ampie rispetto ad altri professionisti che si occupano di insegnamento.

Negli ultimi anni, infatti, è cresciuto in maniera esponenziale il numero di alunni che necessitano di un supporto per poter affrontare nel migliore dei modi il percorso scolastico. Ma cosa occorre fare per diventare maestro di sostegno? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.

Di che cosa si occupa il maestro di sostegno

La mansione principale dell’insegnante di sostegno consiste nell’affiancare nel proprio percorso formativo determinati alunni con bisogni educativi speciali, derivanti dalla presenza di un deficit nell’apprendimento.

Tale deficit viene accertato mediante l’esecuzione di specifici esami medici.

Requisiti per diventare maestro di sostegno

Per poter insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria nel ruolo di maestro di sostegno occorre innanzitutto possedere uno dei seguenti titoli:

  • Diploma magistrale o Diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico o linguistico, conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002;
  • abilitazione all’insegnamento conseguita mediante il Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria o titolo analogo ottenuto all’estero ma riconosciuto in Italia;
  • abilitazione conseguita all’estero entro l’anno scolastico 2001/2002 e regolarmente riconosciuta nel nostro paese.

Accanto alla presenza di uno di questi titoli, ulteriore requisito è quello di avere svolto nel corso degli ultimi otto anni scolastici almeno due annualità di servizio, anche non continuative, presso istituti statali dell’infanzia o primari. Occorre inoltre essere in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno.

I requisiti sono invece diversi nel caso in cui si voglia svolgere l’attività di insegnante di sostegno in una scuola secondaria. In questa ipotesi, occorre essere in possesso della Laurea magistrale oltre a 24 crediti formativi universitari ottenuti in specifici ambiti scientifico-disciplinari.

Corso per conseguire la specializzazione sul sostegno

Per diventare maestro di sostegno è necessario frequentare un corso di specializzazione per l’inclusione scolastica. Lo stesso corso deve essere seguito anche nel caso in cui si decida di fare l’insegnante di sostegno in una scuola secondaria.

Chi aspira a lavorare presso la scuola dell’infanzia o primaria, per poter accedere al corso di specializzazione deve essere in possesso di alcuni requisiti. Nello specifico, deve possedere almeno uno dei titoli formativi precedentemente elencati.

Il corso di specializzazione ha una durata di un anno e si svolge presso i centri universitari riconosciuti dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tramite il corso si acquisiscono 60 crediti formativi. I crediti includono anche almeno 300 ore di tirocinio.

Al termine del corso è prevista una prova finale. Per iniziare a insegnare è successivamente necessario  partecipare al rispettivo concorso a cattedra che viene generalmente bandito con cadenza biennale.

In che cosa consiste il concorso a cattedra per diventare maestro di sostegno

Il concorso a cattedra per diventare maestro di sostegno prevede tre prove scritte e una prova orale. Le prove scritte servono essenzialmente a testare le conoscenze del candidato su discipline socio-psico-pedagogiche, sulla didattica dell’inclusione e sui metodi di insegnamento.

Durante la prova orale si verificano sia il livello di conoscenza delle materie riguardanti il sostegno, sia la conoscenza di una lingua europea almeno di livello B2. Vengono inoltre testate le conoscenze del candidato rispetto alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Una volta superato il concorso a cattedra, l’aspirante maestro di sostegno viene inserito nelle graduatorie di merito e può così avviare pian piano il suo percorso lavorativo all’interno delle scuole d’infanzia o primarie.

Se non si riesce ad accedere all’insegnamento tramite concorso, è comunque possibile inviare la cosiddetta messa a disposizione, una candidatura spontanea e informale prevista dalla normativa scolastica italiana che permette di accedere a ruoli di supplenza.