CHAVES VINCE SULL’ETNA, YATES NUOVO LEADER

Doppietta per il team Mitchelton-Scott sull’arrivo in cima all’Etna. Esteban Chaves vince la tappa, il compagno Simon Yates lo lascia alzare le braccia al cielo ma le alza anche lui, indossando la maglia rosa. Un arrivo a due quello tra il colombiano e il britannico, con quest’ultimo che si è esibito in un allungo strepitoso negli ultimi 1500 metri che gli ha permesso di lasciare in asso Dumoulin, Froome, Aru e Pozzovivo e di andare a riprendere il compagno in fuga solitaria che a sua volta aveva lasciato Giulio Ciccone a 6 km dal traguardo sull’Osservatorio astrofisico. Gli ultimi 600 metri i due li hanno percorsi assieme, con Yates che ne aveva di più, ma ha lasciato vincere il compagno assicurandosi però la maglia di leader. Sono 26″ più abbuono i secondi conquistati sugli avversari, che comunque di sono difesi. “E’ incredibile. Avevo bisogno di questo risultato per il mio ritorno al Giro dopo un anno di assenza. Questa doppietta con Yates e’ come un sogno. E’ un giorno da ricordare tutta la vita, non si vince tuti i giorni sull’Etna, non tutti i giorni si prende la maglia rosa” le parole del colombiano, che nel 2016 è arrivato secondo al Giro ed alla Vuelta e si è imposto al Giro di Lombardia dopo il grave incidente patito al Laigueglia nel 2013. “La nostra tattica oggi non e’ stata quella che avevamo deciso con il direttore sportivo stamattina. E’ stata una giornata pazzesca con un sacco di attacchi sin dall’inizio” ha commentato Yates.
Il 25enne di Bury, che nel 2013 a Minsk ha vinto il mondiale nella corsa a punti su pista, è alla prima partecipazione al Giro dopo aver chiuso al 7° posto lo scorso anno il Tour e al 6° l’anno prima alla Vuelta. Nella prima parte di stagione ha già messo in bacheca le vittorie alla Parigi-Nizza (7a tappa) e alla Vuelta Catalunya (7a tappa anche qui). Adesso guida con 16″ su Dumoulin, 26″ sul suo compagno, 43″ su Pozzovivo, 45″ su Pinot e 1’10” su Froome. Perde la maglia rosa, ma rimane in classifica l’australiano Rohan Dennis, ora sesto a 53″ dal leader. La tappa è stata caratterizzata da un’andatura velocissima nei primi 50 km e poi da una fuga di 28 corridori, tra loro Chaves, che hanno raggiunto un massimo vantaggio di 3’30” circa. Nella salita finale di 15 km i fuggitivi si sono disuniti, il gruppo dietro ha iniziato a tirare (Bmc e Astana su tutte), ma Chaves si è involato dopo l’iniziativa di Ciccone e nel finale è stato raggiunto dal suo compagno che nel frattempo dietro scalpitava in modo evidente. Da segnalare il lutto al braccio della Wilier Triestina – Selle Italia per la morte del papà di Pippo Pozzato.
Dopo le tre frazioni in Sicilia, il 101esimo Giro d’Italia sbarca nel ‘continente’. Domani si disputa infatti la settima tappa, la Pizzo-Praia a Mare di 159 chilometri, con un percorso non particolarmente impegnativo. Il tracciato non presenta asperità, se non la ‘salitella’ che da Scalea porta ai 10 chilometri dall’arrivo. Dopo il rifornimento a San Lucido, sono due i traguardi volanti che il gruppo affrontera’, quelli di Guardia Piemontese Marina e Santa Maria del Cedro. Assai probabile che la giornata si risolva in una volata, anche se le fatiche del trasferimento potrebbero costringere i big a tirare il fiato e far andare in porto una fuga con uomini non di classifica.
(ITALPRESS).

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