“Noi per l’Europa League ci proviamo fino all’ultimo istante e le nostre gare lo dimostrano. La Champions, ovvero il tavolo dei grandi, è un discorso che al momento è un pò azzardato fare, ma nel lungo periodo potrà accadere: una società come questa può benissimo ambire a questo traguardo”. Francesco Caputo si gode il Sassuolo e guarda avanti. L’attaccante pugliese è uno dei grandi protagonisti del grande momento neroverde. “Facciamo quello che De Zerbi ci fa provare e riprovare e lo mettiamo in pratica con costanza e continuità – spiega Caputo in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Soprattutto divertendoci. Perchè la verità, qui, è che ci divertiamo un casino. Il tecnico ci dice sempre: ‘Se vi divertite possiamo ottenere risultatì. E così è. Anche contro la Juventus, sotto di due gol, abbiamo continuato a fare quello che sappiamo e vogliamo fare. Divertendoci”.
Dopo i due gol segnati dai bianconeri nei primi minuti, la sfida del Mapei Stadium sembrava segnata. “Credo che nel momento del raddoppio della Juve tutti abbiano pensato una sola cosa: partita finita. Invece no. Con noi le partite non finiscono mai – osserva con orgoglio Caputo – Abbiamo raggiunto un livello mentale potente: è successo contro la Lazio, col Verona e l’Inter, ultimamente. Il segreto? Autostima, sicuramente. E poi c’è consapevolezza, più del passato: dopo giorni e giorni di insulti di De Zerbi, meglio fare così”. E proprio sul ruolo dell’allenatore si è soffermato l’attaccante pugliese: “Il mister è molto esigente ed è la verità. Ma devo dire che dopo il lockdown siamo stati una squadra esemplare: ci siamo presentati a livello fisico e mentale con una voglia assurda e si è visto come siamo ripartiti. Forse è servita anche un’altra cosa: siamo rimasti tutti, dico tutti, in città durante quei due mesi. Nessuno ci ha obbligati, lo abbiamo fatto perchè lo sentivamo: non è stato facile, ma anche questo è un segno di attaccamento al club, alla città, al tecnico. Sassuolo come una famiglia? Non voglio essere ripetitivo ma davvero è così. Ci fanno stare bene, non ci manca nulla, il clima è bello”.
Con questi presupposti l’Europa League, pur difficile visti i sei punti di distanza da Milan, non è impossibile: “Come andrà a finire non lo so, ma di certo cercheremo fino all’ultimo di conquistare un posto in Europa. Futuro da Champions? L’andamento post-lockdown è quello, anche perchè siamo riusciti ad abbinare il bel gioco ai risultati, cosa che prima accadeva ma non con questa frequenza. In pratica: abbiamo fatto un gradino”. Infine una battuta sulla nazionale: “E’ il sogno da bambino e lo inseguirò finchè gioco, fino all’ultimo secondo. Ma ora la mia nazionale è neroverde”, ha concluso Caputo.
Caputo “Vogliamo l’Europa, poi obiettivo Champions”
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