Brugnaro all’evento “Incontriamoci a Venezia per parlare del futuro dell’Europa”

Quale futuro per l’Europa? Se ne è parlato oggi a Venezia in occasione del primo dei dieci incontri coordinato dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri in programma negli atenei d’Italia.
Organizzato in collaborazione con il servizio Europe Direct del Comune di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, che ha ospitato l’evento nell’Aula Magna “Silvio Trentin”, a Ca’ Dolfin, la conferenza “Incontriamoci a Venezia per parlare del futuro dell’Europa” è stata aperta dall’intervento della rettrice Tiziana Lippiello. Sono seguiti quelli di Diana Agosti, capo del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del prorettore alle Relazioni internazionali e Cooperazione internazionale dell’Università Ca’ Foscari, Fabrizio Marrella, e del sottosegretario per le Politiche e gli Affari Europei, Vincenzo Amendola che ha sottolineato l’importanza di dare il via al ciclo di incontri a Venezia “Capitale d’Europa e capitale dell’intelligenza europea”.
Al centro dell’iniziativa, la città di Venezia con le tematiche ‘Unione Europea nel mondo’ e ‘Cambiamento climatico e Ambiente’, affrontate nel corso del dibattito dal sindaco Luigi Brugnaro che ha posto l’accento sul tema dell’energia: “Parlare di transizione energetica è giusto ma bisogna capire cosa si intende per ‘transizione’: serve concretezza per arrivare all’obbiettivo. Bisogna avere una visione ampia e lavorare in sinergia per essere competitivi e raggiungere il risultato” sono le parole del primo cittadino che, ricordando i traguardi raggiunti in tema di salvaguardia dell’ambiente, ha sottolineato il primato di Venezia negli ultimi tre anni sul fronte della raccolta differenziata in Italia.
Strettamente collegato il tema dell’idrogeno, ha ribadito Brugnaro ricordando: “La nascita del primo distributore a idrogeno fisso in Italia, che sarà realizzato a Mestre” e il futuro di Porto Marghera. “Oggi parlare di sostenibilità significa parlare anche della sostenibilità del bilancio – ha aggiunto il sindaco ricordando che l’Europa, dove si stabiliscono le priorità per le sfide del domani, è il terreno sul quale bisogna sapersi confrontare mettendo a frutto le proprie competenze – Sostenibilità vuol dire anche bilancio sociale, ovvero pensare alla creazione di nuovi posti di lavoro, anche attraverso la riqualificazione di terreni e impianti”.
Il secondo tema affrontato da Brugnaro è stato quello dell’Università, un’altra grande sfida per il futuro della città: “Lo sviluppo dell’Università è una delle risposte per lo sviluppo di Venezia, che può contare su atenei di grande prestigio. Le famiglie investono sullo studio dei propri figli, si aspettano che questi vadano a studiare e possano trovare un futuro in una città dove si viva bene, sicura, dove ci siano delle attrazioni, ma soprattutto delle opportunità di lavoro” ha detto il primo cittadino citando il caso Boston, città che negli anni ha saputo riqualificarsi per essere oggi importante centro di ricerca universitaria, osservato speciale di numerose imprese pronte a scommettere sulle nuove generazioni. “Attualmente nelle Università di Venezia sono iscritti 28 mila studenti – ha aggiunto Brugnaro – l’obbiettivo, nell’arco dei prossimi 5-10 anni, è di incrementare la popolazione studentesca arrivando a 50 mila iscritti: questo sarebbe il parametro che ci consentirebbe di diventare, a livello universitario, città di fascia alta come ci meritiamo. Questo risultato si raggiunge grazie alla cooperazione, lavorando assieme per far sì che la città possa incrementare la propria offerta”. Un aspetto strettamente legato alla sostenibilità, è quello dello spopolamento dei centri storici: “Questo è un tema europeo, – ha concluso Brugnaro – che non riguarda solo Venezia. In Italia ma anche nel resto del mondo è un problema legato all’elevato costo della conservazione architettonica dei centri storici. Su questo fronte bisognerà ulteriormente lavorare al fine di reperire nuove residenze ai ragazzi che sceglieranno Venezia per il loro percorso di studi. Gli studenti sono una ricchezza per Venezia, dobbiamo fare in modo che diventi la città dove possano investire per il proprio futuro”.
Al termine del dibattito, moderato dal giornalista Roberto Papetti, nel pomeriggio si è svolto un workshop con gli studenti che hanno discusso, anche sulla base degli spunti emersi dagli interventi del dibattito, sui temi della Conferenza sul futuro dell’Europa. Le loro idee e proposte saranno inserite nella piattaforma multilingue digitale della Conferenza sul futuro dell’Europa e nel sito del Dipartimento per le Politiche Europee.

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