BERTOLINI “EREDITÀ MONDIALE DA RILANCIARE”

L’onda lunga del Mondiale è ancora da cavalcare. I passi avanti dell’intero movimento sono stati tanti e davvero da giganti. A farli le azzurre, le ragazze di Milena Bertolini, condottiera di un’Italia che ha regalato emozioni e certezze a un settore in grande crescita anche grazie a loro. Sono passati diversi mesi, ma l’eredità di quanto fatto in Francia resta e affinchè non si disperda il patrimonio bisogna continuare nel percorso tracciato a livello federale e sui terreni di gioco. “È stato un Mondiale importante per tutto il movimento, ha fatto conoscere a tutti gli italiani il calcio femminile – ha spiegato Milena Bertolini in un forum all’agenzia ITALPRESS -. Il Mondiale ha lasciato un’eredità importante: spero dia la possibilità a tante bambine di poter fare calcio, intanto ha dato loro la possibilità di potersi immaginare come calciatrici future. Il Mondiale ha lasciato un’immagine positiva, un modello di riferimento per le giovani calciatrici. Questa eredità va gestita e rilanciata”. E per le azzurre è un onere ma anche un onore da portare avanti, una missione che assume grande importanza e che è strettamente legata ai risultati sportivi.
“Il nostro obiettivo è quello di riuscire a partecipare agli Europei in Inghilterra del 2021 – dice l’allenatrice di Correggio -. Il percorso è difficile, abbiamo un girone complicato. A livello internazionale tutte le squadre stanno crescendo”, spiega a due giorni dalla sfida contro la Bosnia, in programma al Renzo Barbera di Palermo, quarta partita di un girone di qualificazione che vede Gama e compagne a punteggio pieno con tre vittorie su altrettante partite. “La Federazione sta lavorando a diversi progetti per cambiare la cultura – prosegue Milena Bertolini -. L’obiettivo più importante per il futuro del calcio femminile è quello di aumentare il numero delle praticanti e passare da 25mila a 100mila, cosa che andrebbe a incidere anche sull’aspetto culturale”. E proprio dal punto di vista della cultura sportiva, il calcio degli uomini ha tanto da imparare da quello delle donne, basta vedere cosa è successo nei nostri stadi in queste prime giornate di campionato. Sull’argomento razzismo la Bertolini ha idee chiare e ricette efficaci.
“E’ un tema complesso che va affrontato a 360 gradi, non c’è una sola azione che può incidere. E’ un problema della società. Nell’ultimo periodo sono passati dei messaggi di vedere l’altro come un nemico. Io invece penso che le differenze siano una grande risorsa, un’opportunità per crescere. Bisogna incidere sull’educazione e sulla formazione, dalle scuole ai progetti sportivi formativi di tipo culturale, contestualmente ci vogliono delle pene precise per chi commette azioni del genere. Il razzismo va affrontato su vari aspetti”. Allena per mestiere, ma ragiona anche da dirigente e lancia una proposta per abbattere ogni stereotipo sulle differenze tra i due mondi pallonari. “Nel calcio ci vogliono dirigenti coraggiosi e lungimiranti, le differenze sono opportunità per crescere. Penso che nel calcio sia importante mettere figure femminili. Mi piace pensare che in futuro nelle squadre maschili ci siano professioniste, staff misti di uomini e donne. Sono sguardi diversi, sensibilità diverse, sono opportunità per crescere e migliorare – spiega Milena Bertolini -. Io sono per le competenze, che non hanno sesso. Nella nostra società, però, per la cultura che c’è ancora, occorre mettere le quote rosa perché se non vengono inserite non ci sono le stesse opportunità per le donne. E’ un dato oggettivo: le scelte le fanno gli uomini e quindi avere quote rosa sarebbe importante”.
Ha dato tanto alla Nazionale femminile, è sulla cresta dell’onda ed è una delle poche allenatrici ad avere i titoli per guidare anche squadre maschili di Serie A. “Io ho iniziato allenando i maschi, dai Piccoli Amici agli Allievi, fino ad arrivare all’Eccellenza. Il percorso di allenatore è uguale sia a livello maschile che femminile. Mi piace tantissimo allenare le ragazze della Nazionale: vengo da questo mondo, la mia passione è altissima. Maschile o femminile non cambia nulla”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]