Agnelli “Un anno agrodolce ma vincere è sempre dura”

“E’ stato un anno agrodolce, sia in campo che fuori: abbiamo ottenuto grandi risultati e delusioni inaspettate”. Andrea Agnelli, nella sua conferenza stampa al termine dell’assemblea degli azionisti, esordisce in questo modo per riassumere il 2020 bianconero, con i conti in perdita anche per colpa della pandemia, mentre in campo “abbiamo perso due finali, in Coppa Italia e Supercoppa Italiana, e ci brucia ancora. C’è stata anche l’eliminazione negli ottavi di Champions, risultati che non ci hanno soddisfatti”. E per i quali ha pagato il prezzo Sarri, sebbene “di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona, colta, con un certo senso dell’umorismo e con diversi interessi al di là del calcio. Ma in uno spogliatoio si deve creare un’alchimia che permette di superare ostacoli che sembrano insormontabili e con Maurizio non si è creata. Ma sarà sempre ricordato come uno degli allenatori vincenti della Juventus”. Il nono scudetto consecutivo “non ha trovato il giusto riconoscimento” e “solo fra qualche anno ci potremo rendere conto di cosa hanno significato questi nove anni”. Nel frattempo la Juve ha deciso di virare su Pirlo. “Come giudico queste prime sue settimane? Ho l’impressione che il mondo che ci circonda non vede l’ora di giudicare un paio di sconfitte. Pirlo abbina un’assenza totale di precampionato al debutto assoluto su una panchina e toccherà a noi accompagnarlo, con la nostra esperienza, in questo percorso iniziale. Che non sarà privo di ostacoli e non appena ne colpiremo uno, il mondo cercherà di colpire la Juventus per le scelte che abbiamo fatto. Se ci sentiamo accerchiati? Uno juventino non può non vivere accerchiato ma ci sta quasi bene. Ogni anno vincere è dura. Sembra che sia stato facile arrivare a nove scudetti di fila ma arrivare in fondo ogni anno e vincere, è dura. Quello che io credo è che non dobbiamo guardare agli altri ma a noi stessi, sapendo qual è il nostro obiettivo”. Dall’assemblea di oggi emerge un Fabio Paratici sempre più a capo dell’area sportiva, con Federico Cherubini a fargli da braccio destro. “Hanno i contratti in scadenza al 30 giugno 2021 ma con loro abbiamo parlato più volte della gestione della situazione nel medio periodo, ovvero nel prossimo ciclo 2021-24. Loro e Nedved godono della mia piena fiducia e ognuno di loro ha manifestato la felicità di stare alla Juve. Nei prossimi mesi stileremo un piano a medio termine e insieme affronteremo le sfide che abbiamo davanti, la prima delle quali è raggiungere il decimo scudetto di fila”. Sulla sentenza del giudice sportivo relativa a Juve-Napoli, Agnelli taglia corto: “Noi siamo collaterali. È una vicenda fra il Napoli e i gradi di giustizia sportiva e l’organizzatore delle competizioni. A noi non ci tocca”. “La positività di Ronaldo? Siamo entrati in bolla sabato e siamo andati in isolamento fiduciario. Non avendo competizioni da giocare, abbiamo lasciato liberi i giocatori di proseguirlo nel proprio domicilio. Non si sono rotte bolle, le nostre bolle sono resistenti. E i giocatori, quando le nazionali chiamano, ci tengono”. L’idea di play-off e play-out viene bocciata (“Se la competizione inizia in un modo, deve finire in un modo”) e comunque non ci sarà bisogno di cambi di format: “Il protocollo che ci siamo dati, che la Figc ci ha dato, d’accordo con i Ministeri di Salute e Sport, con l’approvazione del Cts, se applicato correttamente, è sufficiente per permetterci di finire la stagione senza alcun intoppo. Basta essere diligenti”. A preoccupare di più è la situazione economica generale ma Agnelli resta fiducioso. “Abbiamo dato prova di grandissima serietà e convergenza nei mesi primaverili fino alla ripresa delle attività, sia a livello Uefa che nazionale. Abbiamo fatto tutto il possibile per rimettere in moto l’industria. E se questa convergenza verrà riprodotta nei prossimi mesi, sono sicuro che come sistema ne usciremo rafforzati, con uno spettacolo ancora più appetibile verso i nostri tifosi”.

Oggi intanto è stato approvato il bilancio dell’esercizio al 30 giugno 2020, che si è chiuso con una perdita pari a 89,7 milioni (contro i 39,9 milioni dell’esercizio precedente), coperta mediante utilizzo dalla riserva da sovrapprezzo azioni. E’ stato deliberato, sulla base della raccomandazione del collegio sindacale, il conferimento a Deloitte&Touche dell’incarico di revisione legale dei conti per tre esercizi sociali, ossia quelli che si chiuderanno dal 30 giugno 2022 al 30 giugno 2024. Nell’ambito del processo di revisione del modello operativo e organizzativo avviato nel mese di maggio e che proseguirà nei prossimi mesi, è stata anche approvata una nuova struttura organizzativa che prevede la concentrazione delle attività in due macro-strutture: l’Area Football e l’Area Business. Il coordinamento di ciascuna area viene affidato ad un managing director a diretto riporto del presidente Andrea Agnelli: Fabio Paratici per l’Area Football e Stefano Bertola per l’Area Business. Giorgio Ricci continuerà a ricoprire la carica di Chief Revenue Officer mentre Bertola mantiene la carica pro- tempore di Chief Financial Officer nonchè l’incarico di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Federico Cherubini assume invece la carica di Football Director a diretto riporto di Fabio Paratici, che mantiene la responsabilità diretta della prima squadra.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]