ASSEGNATI I TRICOLORI PARALIMPICI DI BOCCE

Si sono tenuti oggi al centro tecnico federale di Roma le finalissime del campionato nazionale paralimpico sitting/standing, organizzato dalla Federazione Italiana Bocce. A trionfare Mauro Piacente della Bocciofila Avis Campobasso nell’individuale sitting, Paolo Cornaggia e Fiorenzo Riva della Bassa Valtellina di Talamona nella coppia sitting, e Vincenzo Spinoccia dell’ASBID Imola nell’individuale standing. Il campione italiano nella specialità individuale sitting, Mauro Piacente, ha superato nel match di finale il bergamasco Danilo Alberti per 12-9. I campioni italiani nella specialità coppia sitting, Paolo Cornaggia e Fiorenzo Riva, hanno battuto in finale per 12-9 Danilo Alberti (Canonichese di Canonica D’Adda) e Giovanni Barruzzo della milanese Solaro. Per Alberti, dunque, due medaglie d’argento. Nell’individuale standing, invece, il vincitore dei tricolori, Vincenzo Spinoccia, nella finalissima ha avuto la meglio, per 12-8, sul capitolino Massimo Conti della Montesacro Alto. A gareggiare 35 gli atleti provenienti da sette regioni, che si sono sfidati per tre giorni, da venerdì a oggi, per portare a casa l’alloro tricolore. La direzione di gara è stata affidata all’arbitro nazionale romano Mauro Monni.
“Conoscevo il livello di gioco di alcuni atleti, soprattutto sull’accosto – il commento del presidente della Federbocce, Marco Giunio De Sanctis – Mi fa piacere che, tra i vincitori, ci sia un atleta molisano, una regione in cui questo successo potrà far da traino per l’intero movimento, comunque in crescita tout court. Sono soddisfatto di quanto fatto e di quello che potremo fare, viste le potenzialità che abbiamo”. “Le bocce paralimpiche sono un movimento in crescita – ha proseguito De Sanctis – Negli anni è stato fatto poco, perché non c’è stata una interlocuzione internazionale e sulla classificazione funzionale non c’era un accordo. Sotto quest’ultimo profilo, però, sono state trovate le giuste intese con una semplificazione a due categorie, i sitting e gli standing, e ora stiamo sulla strada giusta”. “Questi campionati nazionali – ha concluso il numero uno delle bocce italiane – rappresentano un punto di partenza per il pieno sviluppo anche di questo movimento, il cui potenziale è davvero importante, anche alla luce della eterogeneità di uno sport, le bocce, in cui si realizza la piena integrazione tra atleti normodotati e paralimpici, come non avviene in nessun’altra disciplina”.

(ITALPRESS).

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