APPROVATO DL SEMPLIFICAZIONE

Dopo oltre 2 ore di dibattito, con 28 voti favorevoli su 39 votanti (11 contrari, 7 non votanti), il consiglio regionale della Campania ha approvato il disegno di legge “Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale. Legge regionale di semplificazione 2018”, dalla quale sono stati stralciati gli articoli 3 e 4,relativi al governo del territorio. Nello specifico, si tratta della semplificazione in materia di riqualificazione del patrimonio esistente e del piano urbanistico territoriale per l’area sorrentino-amalfitana, che confluiranno in un diverso disegno di legge. “Questa legge – spiega la consigliera regionale Pd, Maria Antonietta Ciaramella, relatrice del disegno di legge – fa fare un grosso passo avanti alla Campania per la semplificazione. Più che polemiche in Aula, abbiamo registrato un confronto che è sempre positivo per la democrazia. Abbiamo approvato provvedimenti importanti per avere una Regione più leggera. In particolare, sul turismo, sono state approvate le zone a ‘burocrazia zero’. Siamo la prima Regione d’Italia in cui i distretti turistici diventano finalmente una realtà. In questo modo si chiede ai distretti di dotarsi di un comitato scientifico, che sia di supporto alla Regione, per valutare gli investimenti sulle aree omogenee”.

Il disegno di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, si inserisce nell’azione governativa volta a razionalizzare, riordinare e ridefinire l’ordinamento giuridico regionale secondo principi di semplicità, efficienza ed efficacia dei processi decisionali regionali, di trasparenza, partecipazione e condivisione delle scelte più rilevanti, nonché della qualità della regolazione, in coerenza con le comunicazioni dell’Unione Europea in materia. In tale ottica, con la legge annuale di semplificazione per l’anno 2018, si semplificano e si razionalizzano i procedimenti normativi e amministrativi. Tra le altre novità, il disegno di legge interviene sul procedimento di pianificazione paesaggistica di competenza regionale, specificandone l’articolazione in tre fasi (preliminare, adozione e approvazione e prevedendo che il progetto preliminare di Piano possa prevedere un’articolazione in Ambiti territoriali identitari, connotati da omogeneità morfologica e paesaggistica, che costituiscono sezioni funzionali del Piano paesaggistico regionale per la parte di territorio interessato); valutazioni di incidenza (la norma è finalizzata ad integrare le competenze delegabili, su richiesta dei Comuni, in materia di incidenza, uniformandole con riguardo ai proposti Siti di Importanza Comunitaria, Zone di Conservazione Speciale e Zone di Protezione Speciale); lavori pubblici di interesse regionale (si prevedono procedure semplificate per i lavori pubblici di interesse strategico regionale, ovvero per i progetti finanziati, anche solo parzialmente, con fondi europei e/o fondi strutturali; volti a superare procedure di infrazione e/o procedure esecutive di condanne da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per violazione della normativa europea; definiti strategici dal Documento di economia e finanza regionale).

Il disegno di legge interviene, altresì, per semplificare la normativa regionale in materia di cultura e turismo nonché per sostenere lo sviluppo e l’insediamento di nuove imprese sule territorio regionale e razionalizzare ulteriormente la spesa pubblica regionale. In particolare, il ddl interviene sulla disciplina delle attività regionali di promozione dello spettacolo, attraverso modifiche alla legge regionale 15 giugno 2007 n. 6, con interventi volti a rendere omogenee le definizioni inerenti alle attività degli esercizi teatrali, garantire sostegno e continuità agli esercizi teatrali che operano in aree disagiate e a rischio sociale, mediante riduzione del limite minimo delle recite da effettuare all’interno della struttura, a definire modalità di ammissione, assegnazione ed eventuale rideterminazione e revoca dei contributi concessi. Inoltre, in materia di attività professionali turistiche, adeguandosi alla legislazione nazionale, il ddl prevede la validità su tutto il territorio nazionale dell’abilitazione all’esercizio dell’attività di guida turistica. Allo scopo di garantire l’efficace attuazione delle disposizioni in materia di Zone Economiche Speciali (ZES), previste dall’art. 4 del D.L. 20 giugno 2017 n. 91, recante Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, il ddl prevede che la Regione Campania, con successivi provvedimenti anche di natura normativa, adotta le misure di liberalizzazione e di semplificazione volte a snellire i procedimenti amministrativi nelle materie di propria competenza e ad individuare meccanismi di monitoraggio e di controllo a garanzia della rapida attuazione degli interventi e della tempestiva realizzazione degli investimenti nelle aree Zes.

E’ previsto, altresì, che la Regione Campania garantisce, nel rispetto dei vincoli di bilancio, la massima riduzione degli oneri istruttori previsti nell’ambito delle iniziative ricadenti nelle aree Zes, nonché la individuazione di maggiori livelli di contribuzione fino ad un massimo del cento per cento del valore dovuto dell’imposta regionale sulle attività produttive.

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