Altri 4 giocatori della Samp e Vlahovic positivi al Covid-19

Daniele Rugani, come prevedibile, è stato solo l’inizio. Passano i giorni e il numero di casi positivi al coronavirus cresce anche nel calcio. In serie A siamo già a sette: dopo il difensore della Juventus – che prosegue le cure e “sta bene”, come conferma la fidanzata Michela Persico – e Manolo Gabbiadini, è il turno di altri quattro giocatori della Sampdoria e dell’attaccante della Fiorentina, Dusan Vlahovic. In casa blucerchiata i contagiati, oltre al responsabile medico del club, il dottor Amedeo Baldari, sono Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina e Morten Thorsby che, “in presenza di lievi sintomi sono stati sottoposti a tampone, con esito positivo”. “Sto bene, ho avuto solamente leggeri sintomi – il messaggio affidato ai social di Thorsby – Prendetevi cura l’uno dell’altro e seguite le autorità”. La Samp ha fatto sapere che tutte le sedi del club sono chiuse, la squadra, i dirigenti e i dipendenti potenzialmente coinvolti sono in auto-isolamento domiciliare volontario mentre tutte le attività sportive sono sospese e vengono svolte, da remoto, quelle essenziali organizzative della società. In serata è toccato alla Fiorentina rendere nota la positività di Vlahovic che, come in altri casi, è asintomatico. Il giovane attaccante “si trova presso la sua abitazione. La società sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa a iniziare dal censimento di tutte le persone che hanno avuto contatto con il calciatore”. Fra l’altro Vlahovic ha incrociato i blucerchiati lo scorso 16 febbraio (Samp-Fiorentina 1-5, doppietta per il serbo) e per la squadra di Ranieri erano in campo tre dei giocatori positivi al Covid-19 (Colley, Thorsby e Gabbiadini). In giornata era anche circolata la notizia che anche Paulo Dybala fosse infetto ma è stato lo stesso calciatore argentino a smentire: “sto bene e in isolamento volontario”. Ma la serie A non è l’unico campionato a fare i conti con la pandemia. Ieri sera la Premier League – che solo oggi ha deciso lo stop del campionato – è rimasta quasi spiazzata dal caso di Mikel Arteta, tecnico dell’Arsenal, e oggi si è registrato anche il primo caso fra i calciatori: è Callum Hudson-Odoi, 19enne attaccante del Chelsea. Ma l’elenco potrebbe allungarsi ancora perchè dal Bournemouth all’Everton, le squadre in quarantena per casi al momento solo sospetti non mancano. Primo positivo anche nella Liga, sebbene si tratti di un dirigente (è Martin Garcia Ortega, direttore generale del Leganes) mentre la Bundesliga – in attesa dell’esito del tampone a cui è stato sottoposto Steffen Baumgart, allenatore del Paderborn – al momento risulta ancora immune sebbene in seconda divisione i casi siano saliti a tre: dopo i due calciatori dell’Hannover è la volta del difensore del Norimberga, Fabian Nürnberger, che una settimana fa ha affrontato proprio la squadra sassone. L’impressione è che la conta, in Italia e nel resto d’Europa, sia ancora all’alba.
(ITALPRESS).

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