All’università di Bologna le immatricolazioni crescono del 4,3%

BOLOGNA (ITALPRESS) – Non si arresta l’andamento positivo delle immatricolazioni all’università di Bologna. Per l’anno accademico 2021/2022 segnano una crescita complessiva del 4,3% rispetto allo scorso anno. Quello che colpisce è l’incremento del 5,8% nelle lauree triennali, rispetto allo 0,3% nelle lauree magistrali e all’11,2% nelle lauree a ciclo unico. Diversamente dal passato le lauree triennali, quindi, crescono più delle lauree magistrali, che però confermano la loro piena tenuta.
“Questo è dovuto – spiega il Rettore Giovanni Molari – a una diminuzione dei corsi a numero chiuso. In particolare sono aumentate le iscrizioni alla facoltà di giurisprudenza, ma anche le lauree in Storia, Lettere e Filosofia, Beni culturali, ma anche di Agraria sono in aumento”.
Tra i nuovi iscritti, continuano a crescere gli studenti che arrivano da fuori Regione e dall’estero. Sono il 52,7% del totale a fronte del 51% dello scorso anno. Uno dei dati più notevoli è il deciso incremento degli studenti internazionali, che segna un consistente +33,7% rispetto all’anno scorso.
“Quasi 90 corsi su 248 sono in lingua inglese o presentano la possibilità di scegliere curriculum in lingua inglese. Anche per questo sempre più studenti dall’estero scelgono l’università di Bologna. Inoltre è interessante il dato dell’aumento di studenti che provengono dal nord Italia: significa che siamo sempre più competitivi rispetto agli altri atenei. Sono stabili, invece, gli iscritti che provengono dalla regione Emilia-Romagna, dal centro e dal sud”, specifica il rettore dell’Alma Mater.
“Registro con soddisfazione”, aggiunge il Rettore, “il significativo aumento di coloro che usufruiscono di agevolazioni o esoneri per le contribuzioni studentesche. Ognuna di queste immatricolazioni è un passo verso la realizzazione dell’art. 34 della nostra Costituzione. Contemporaneamente, tuttavia, è un motivo di apprensione per le crescenti difficoltà delle famiglie italiane”.
L’aumento degli immatricolati all’Alma Mater va infatti in parallelo con la crescita degli studenti che usufruiscono di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. Quest’anno potranno avere accesso alle agevolazioni 56.928 studenti (pari al 64% degli iscritti), in crescita del 10% rispetto all’anno scorso. A poter usufruire dell’esonero totale dei contributi studenteschi saranno 31.458, in aumento del 6,8% rispetto all’anno accademico 2020/2021.
Per quanto riguarda la didattica questa continuerà in modalità mista, cioè in presenza e da remoto almeno fino alla fine del prossimo semestre. “Speriamo di riprendere pienamente in presenza da settembre, quindi dal prossimo anno, ma dipenderà dai contagi e dalle scelte di chi ci governa”, puntualizza Molari.
Nonostante la pandemia e la didattica a distanza che ha segnato gli studenti in questi ultimi due anni, non ci sono segnali evidenti di un incremento dell’abbandono delle carriere accademiche rispetto agli anni precedenti. “Possiamo osservare come il numero degli iscritti totali a Unibo sia stabile”, dice il prorettore alla didattica Roberto Vecchi. Questo, quindi, vorrebbe dire che c’è un bilanciamento equilibrato tra i nuovi iscritti e chi finisce o abbandona l’università”.
“La soddisfazione per i risultati dell’Alma Mater non può essere disgiunta”, conclude il Rettore Molari, “da una viva preoccupazione per l’eventuale flessione delle immatricolazioni nel Paese, che ci auguriamo sia smentita: sull’orgoglio di rappresentare un Ateneo in controtendenza prevale decisamente l’auspicio che l’intero sistema universitario nazionale possa reggere all’urto – economico, sociale e psicologico – della pandemia. Su questo punto l’Alma Mater dovrà sollecitare la politica nazionale a strategie sempre più democratiche e coraggiose”.
(ITALPRESS)

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