Al via la seconda parte del tour di Mahmood con cinque date a maggio

ROMA (ITALPRESS) – Dopo il successo dei primi appuntamenti dello scorso ottobre, Mahmood torna a calcare i palchi dei palasport con la seconda parte del suo N.L.D.A. Tour, prodotto da Friends & Partners. L’imperdibile show, che ha fatto emozionare già migliaia di persone farà ora tappa il 17 maggio all’Unipol Arena di Bologna, il 20 maggio al Palazzo dello Sport di Roma, il 21 maggio al Palapartenope di Napoli, il 24 maggio all’Inalpi Arena di Torino, per poi concludere il 25 maggio all’Unipol Forum di Milano. Info e biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it.

Il concerto è stato concepito come un rave teatrale con diversi quadri estetici a volte sognanti a volte più underground, a sottolineare i molteplici mondi di Mahmood e le sue esperienze, facendo vedere la sua evoluzione e crescita grazie a tutte le esperienze vissute e trasportando il sapore dei club europei nella dimensione amplificata dei palasport. Lo show – che vede Type-Ten alla direzione creativa – è diviso in tre parti, in cui ogni dettaglio supporta e valorizza il racconto in modo coerente. A livello stilistico la scelta dei visual, delle coreografie, delle luci e degli abiti indossati per ciascuno di questi momenti si amalgama alla storia e ne enfatizza ancora di più le sensazioni.

L’avventura di Mahmood parte nello studio di un dentista dove, a causa dell’anestesia, si addormenta e inizia a sognare, immaginando di intraprendere un viaggio. La prima parte dello spettacolo è un volo verso l’ignoto, una pista di decollo verso qualcosa di sconosciuto. La seconda fase del viaggio rappresenta il tragitto, la parte più onirica e intima del live, che sfocia infine nella terza e ultima parte dello show: l’arrivo, un arrivo sulle nuvole, questo il paesaggio rappresentato anche nei visuals – creati per l’occasione da Tommaso Ottomano -, il raggiungimento di un non-luogo, che in realtà è uno stato d’animo, l’oggi, il presente. Rappresenta l’evoluzione del percorso artistico di Mahmood, che mostra come è cambiato e come sia arrivato fino ad oggi.

Numerosi gli elementi metallo nel live, materiale usato per le colonne elettrichem e il pianoforte in movimento – che si presenta nel momento più intimo dello show -, a richiamare l’atmosfera presa in prestito dall’opera giapponese Ghost in the Shell. A questo vanno ad aggiungersi i richiami alla Piramide, simbologia legata alle origini dell’artista: la scala al centro della scena è piramidale, così come le luci – composte da 300 fari – e laser, con light design a cura di Douglas Green. Lo spettacolo, come un’onda, culla e trascina il pubblico dritto al cuore delle sue hit, alternando momenti profondi e delicati a blocchi adrenalinici, accompagnato da un corpo di ballo, con le coreografie a cura di Carlos Diaz Gandia.

In scaletta tutti i brani che più hanno segnato la carriera di Mahmood e quelli appartenenti all’ultimo disco “Nei letti degli altri”, pubblicato il 16 febbraio 2024), che dà il nome allo show, oltre a “Sottomarini”, presentato a sorpresa durante la finale della 75° edizione del Festival di Sanremo, dove la sera precedente ha co-condotto la puntata dedicata alle cover al fianco di Carlo Conti e Geppi Cucciari.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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