VENTOTENE (ITALPRESS) – L’Europa si trova a un bivio tra integrazione e disintegrazione. A differenza di quanto accaduto durante il Covid, sulla questione dei vaccini, questa volta “il bivio è realmente presente sul tema del riarmo”, su cui “c’è un approccio molto diverso. Senza aver costituito un esercito unico, rischiamo di riproporre il tema drammatico del confronto muscolare che fu alla base dei due conflitti mondiali. Credo che molti italiani e molti europei si stiano domandando come mai per la vaccinazione di massa si sia fatto ricorso al debito comune e, quando si parla di riarmo, bisogna indebitarsi a livello nazionale. La Germania ha già deciso di fare da sola e questo è preoccupante, speriamo che questa cosa si possa ricomporre: l’Italia può fare da collante e possa svolgere un ruolo importante in questo senso”.
Così Roberto Sommella, presidente dell’associazione “La Nuova Europa”, nella seconda giornata della nona edizione del Ventotene Europa Festival, aperta dalla lectio magistralis di Enrico Letta, già presidente del Consiglio dei ministri e decano dell’Istituto de Empresa (IE) di Madrid, che ha ricordato l’importanza dell’integrazione economica per spingere la competitività dell’Europa nel confronto con Stati Uniti, Cina e India.
Ad oggi, “il mercato unico è rimasto non integrato in temi chiave come il mercato finanziario, le telecomunicazioni e l’energia: tre grandi macro settori fondamentali per la competitività”. Per Letta “non basta l’unione monetaria”, ma “c’è bisogno dell’Unione economica. Oggi ci troviamo con un mercato unico non sufficientemente integrato e profondamente asimmetrico”, ma “il mercato unico europeo è l’unico modo per che l’Europa possa essere forte e possa essere in grado di giocare nello stesso campionato di Usa, Cina, India”.
Il dibattito sul futuro dell’Europa deve portarci a fare le scelte giuste, quelle di un’integrazione fatta per creare lavoro e soprattutto crescita. Questa è la partita fondamentale che abbiamo davanti” e “ha bisogno di una Europa più integrata: la sostenibilità, il futuro industriale, il lavoro e i giovani sono temi sui quali dobbiamo esserci come Europa unita, l’unica è esserci insieme come 27 Paesi europei ed esserci col mercato unico. Se lo faremo, saremo in grado come Unione Europea di batterci per i valori europei, che sono valori fondamentali e importanti. Se non lo faremo, saremo deboli. Se non agiremo oggi, saremo in declino”.
Nel pomeriggio, l’intervento del vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, che ha sottolineato come “l’Europa si costruisca innanzitutto sui valori”. Proprio oggi la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un messaggio a tutti i cittadini europei, ha evidenziato quanto sia importante la parola ‘solidarietà’, ma ha anche voluto sottolineare quanto “questo valore sia in discussione ogni giorno e quanto sia importante ribadirlo”, ha sottolineato. “Abbiamo l’esigenza di trasferire ai giovani un messaggio, è importante che conoscano la complessità del funzionamento delle istituzioni europee ed è necessario che ci sia una conoscenza di come nasce il progetto europeo, per comprendere come questo progetto possa trovare senso nell’azione quotidiana”, ha sottolineato.
“Oggi ci interroghiamo sui temi della difesa e della sicurezza, con una guerra ai confini dell’Europa: bisogna pensare alla difesa non rispetto alle polemiche e alle contrapposizioni”, ma come “strumento fondamentale che serva a garantire la sicurezza a livello europeo”. La difesa è una delle priorità individuate a livello europeo. Su questo, “serve uno sforzo corale da parte della Commissione, del Parlamento e degli Stati membri per definire un piano d’azione: sarà un dibattito non semplice, per individuare delle certezze che siano in grado di dare una prospettiva geopolitica all’Europa: su questo l’Europa giocherà la sua partita del futuro”.
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