AL VIA 52^ EDIZIONE VINITALY

 

Con 4.380 espositori (130 in più rispetto al 2017), 36 paesi esteri rappresentati nell’International Wine_Hall (erano 29 la scorsa edizione), si è aperta domenica 15 aprile la 52^ edizione di Vinitaly, in programma a Verona fino a mercoledì 18. Nel quartiere fieristico, in contemporanea a Vinitaly, si svolgono Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole ed olearie.

Questa mattina, nell’Auditorium di Veronafiere, l’inaugurazione alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetti Alberti Casellati, del presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, del viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero, del governatore del Veneto, Luca Zaia, del sindaco di Verona Federico Sboarina, e del presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello.

Nella mattinata si è tenuto anche il talk show «Il futuro dei mercati, i mercati del futuro: Italy first in America?» al quale hanno partecipato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, il vicepresidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, Paolo De Castro, il direttore ICE New York e coordinatore degli Uffici ICE Rete Usa, Maurizio Forte, e Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor.

“Vinitaly è un’eccellenza assoluta e un vero fiore all’occhiello per Verona, il Veneto e per l’intero Paese. Qui c’è l’Italia migliore, che lavora, che innova, che riesce a coniugare il lavoro nei campi con l’innovazione tecnologica e le nuove frontiere del commercio digitale”, ha detto Alberti Casellati.

“Desidero rivolgere un apprezzamento sincero alla straordinaria organizzazione fieristica veronese, per la dimostrazione di reggere la competizione globale e per l’esemplare capacità di trovare un contesto ideale e continuo fra il quartiere e la città, unica per l’inimitabile bellezza e il patrimonio artistico e architettonico”, ha proseguito.

“Da oltre mezzo secolo, Vinitaly racconta la passione per il mondo del vino. Innovazione digitale, infrastrutture, analisi dei mercati e sviluppo internazionale sono alcune delle linee di sviluppo che abbiamo individuato per il futuro della manifestazione, con cui favorire la presenza in forma aggregata del made in Italy sui mercati mondiali – ha sottolineato Danese -. Ci sono molte opportunità inesplorate per il vino italiano, sia in aree che vengono considerate mature, come gli Stati Uniti, sia in quelle con un forte potenziale come la Cina. E c’è un’intera fascia nel Centro-Sud del mondo, totalmente da scoprire per il nostro export”.

Per il sindaco Sboarina “Vinitaly è l’appuntamento mondiale per eccellenza dedicato al vino e il sistema vitivinicolo è uno dei settori chiave dell’economia della città. La collaborazione tra il management di Veronafiere e il Comune di Verona ha portato ad avere 600 nuovi posti auto e bus navetta gratuiti. Vinitaly è un’eccellenza della nostra città e solo con servizi eccellenti crescerà ancora. In questa logica si inserisce la riapertura delle Gallerie Mercatali, che hanno ospitato la cena di gala di Vinitaly e che sono oggetto di un progetto ambizioso di recupero urbanistico del quartiere. L’impegno dell’amministrazione comunale ci sarà, affinché questa fiera cresca, rimanga a Verona e sia motore della nostra economia”.

“Vinitaly mette in evidenza le nostre aziende, che non significa soltanto vino, ma anche i macchinari e le tecnologie. Il vino sta vivendo una fase positiva e le aziende si muovono lungo un’autostrada; ogni tanto, però, incappano nei caselli, stop forzati a causa della burocrazia. Chiedo al governo di mettere mano alle norme superate e di fare in modo che gli enti locali siano effettivamente al servizio delle nostre imprese nel mondo”, ha sottolineato Pastorello, mentre Olivero ha definito Vinitaly “la grande festa del vino italiano e un momento di riflessione per capire quanto è stato fatto e quali sono i passi per crescere ulteriormente. Il vino è diventato icona del made in Italy e il legame con il turismo è forte ed è in grado di rappresentare l’Italia. Questa città può confermarlo più di ogni altra che è possibile una liaison tra produzione e bellezza. Serve sempre di più aprirsi al turismo, perché i dati ci dicono che un turista su tre cerca food & wine”.

“La settimana scorda ero a Parigi all’Unesco e vi posso annunciare che stiamo costruendo l’ipotesi di candidatura per il Valpolicella. Nel mondo del vino abbiamo molto da comunicare, dobbiamo parlare di Wine Pride, dell’orgoglio del vino italiano, perché il vino deve essere il biglietto da visita dell’Italia nel mondo – ha detto Zaia -. Oggi saluterei in particolare i tanti ragazzi che lavorano giorno e notte in questi i giorni di Vinitaly, che è la più grande fiera e la più bella fiera del vino. E non è un caso che nasca in Veneto, perché l’Italia è il primo produttore mondiale di vino e il Veneto è la prima regione in Italia. Abbiamo una cinquantina di denominazioni e produciamo 8,5 milioni di ettolitri, esportiamo mezzo miliardo di euro di bollicine e dei quasi sei miliardi di export due miliardi li fa il Veneto”.

 

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