Accelerano le fasi conclusive di Progetto Italia

L’adunanza dei creditori di Astaldi ha approvato, con il 58,3% dei creditori ammessi al voto, la proposta di concordato preventivo in continuità aziendale diretta della società. Con questo risultato accelerano le ultime fasi dell’operazione di acquisizione di Astaldi all’interno di Progetto Italia, il piano Salini Impregilo per l’aggregazione e la creazione di un grande player delle infrastrutture italiano – Webuild -, realizzato anche con l’aumento di capitale con l’entrata di CDP e delle principali istituzioni finanziarie del Paese (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm). “E’ stata realizzata una operazione storica di sistema, e grazie al supporto di tutti gli attori in gioco, in particolare CDP e istituti di credito, si crea il Gruppo Webuild, per guardare con fiducia al futuro dell’Italia e pianificare con coraggio nuova occupazione nel settore delle infrastrutture, che rappresenta circa l’8% del PIL nazionale – commenta Pietro Salini, Amministratore Delegato Salini Impregilo -. Il Paese ha dimostrato una grande coesione ed un forte senso di responsabilità per il raggiungimento di un obiettivo comune: rimettere in moto l’intero settore in Italia, lavorando tutti insieme alla creazione di opportunità di occupazione per i giovani soprattutto nel Sud Italia, e tutelando i lavoratori del settore che in molti casi rappresentano l’eccellenza delle competenze a livello globale. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e far partire concretamente i lavori. Serve un grande impegno a livello nazionale per rimettere in piedi un settore che sta perdendo terreno nei confronti dei competitor internazionali, che ha grandi opportunità di crescita e che può creare immediato lavoro in Italia”.
Il Gruppo Webuild, risultante dal progetto di integrazione con Astaldi, impiegherà circa 70.000 lavoratori diretti ed indiretti a livello globale, che arrivano a circa 130.000 considerando l’intero indotto. Solo in Italia l’occupazione di Webuild post integrazione con Astaldi arriverà a contare 11.000 dipendenti diretti ed indiretti, con un totale di circa 25.000 persone occupate considerando l’intero indotto.
Progetto Italia, oltre a creare valore per gli azionisti, valorizzerà il know how italiano e creerà opportunità di crescita per le PMI italiane della filiera delle costruzioni: solo Salini Impregilo ed Astaldi in Italia hanno effettuato ordini per quasi 1.300 milioni nel biennio 2018/2019, e la sola Salini Impregilo ha lavorato nel 2019 con oltre 1.500 aziende, il 90% delle quali di piccole e medie dimensioni.
La convergenza di interessi per la ripresa del settore a livello di sistema potrà permettere di sbloccare 36 miliardi di opere infrastrutturali attualmente in una situazione di stallo, che possono essere attivati creando un ulteriore effetto volano su occupazione e filiera. Tra le opere da sbloccare ce ne sono alcune immediatamente cantierabili nel 2020, per un valore di circa 30 miliardi, cui sono agganciati nuovi occupati per un valore stimato di 37.500 persone, molte delle quali nel Sud Italia.
(ITALPRESS).

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