A VILLA MONDRAGONE LETTURA SCRITTI EMMANUELE F.M. EMANUELE

“Chi ha fatto il turno di notte per impedire l’arresto del cuore del mondo? Noi, i poeti”. Questo scriveva nelle serate al buio di una Sarajevo assediata Izet Sarajlic. Un assunto che racchiude il senso della poetica di Emmanuele F.M. Emanuele, che “si è arruolato nelle fila di coloro che, dando energia a un sentire allargato, tengono accesa la fiamma del proprio sogno” (E. Cavalli).

L’appuntamento con l’evento “Emmanuele F. M. Emanuele – Poeta Mediterraneo” è per venerdì 11 maggio alle 11 presso la Sala degli Svizzeri di Villa Mondragone, prestigiosa sede di rappresentanza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Protagonisti, gli scritti del professor Emanuele, di cui, alla presenza dell’autore, si darà lettura e approfondimento critico e letterario. All’evento prenderanno parte il Rettore di “Tor Vergata” Giuseppe Novelli, la Delegata del Rettore alle iniziative culturali Marina Formica, Rino Caputo, già Ordinario di Letteratura Italiana, Raffaele Manica, Ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea e Fabio Pierangeli (associato di letteratura italiana.

Pier Luigi Manocchio darà lettura di una selezione di poesie. L’esibizione del violoncellista Paolo Andriotti concluderà l’evento. I brani scelti per l’occasione abbracciano una buona parte del lavoro realizzato da Emmanuele F.M. Emanuele tra la fine degli anni Duemila ad oggi: tra le sue opere, Un Lungo Cammino (Premio Margutta nel 2009), Le Molte Terre (Premio Letterario Internazionale Mondello – Premio Speciale del Presidente e Premio Laurentum nel 2010), La Goccia e lo Stelo e Pietre e Vento.

“Il bene della poesia è insieme un dono e un conforto. Anche un ritrovamento, cercato, promesso, quando ogni altra conquista e approdo si rivelano fatui, estranei all’interiore contentezza, al bisogno primario di pienezza e totalità. Perché sono questi assoluti ad albergare nella mente e nel cuore di chi cammina nella vita mai cessando di interrogarsi”. Così lo scrittore Elio Pecora nella prefazione alla raccolta “Pietre e Vento”, dove Emanuele, scrive ancora Pecora “ha visto al di là dei poteri e delle apparenze”.

Emmanuele Francesco Maria Emanuele è docente universitario, avvocato cassazionista, economista, banchiere, esperto di materie finanziarie, tributarie e assicurative, editorialista, saggista, autore di pubblicazioni scientifiche in materia di finanza e diritto. Ha vinto numerosi premi letterari con le sue opere, e ricevuto prestigiosi titoli honoris causa da molti atenei italiani ed esteri. Fuori dall’accademia è stato ed è presidente e amministratore di imprese nazionali e internazionali, nel campo chimico, meccanico, delle costruzioni, finanziario, culturale e no-profit.

Pochi mesi fa, nel corso della Cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017/18, a Emanuele è stata conferita la Medaglia d’Ateneo con Menzione d’Onore dall’Università di “Tor Vergata”. Le sue poesie sono state descritte in molti modi: ombre che attirano a sé proiezioni, impianti e ritratti. Altre volte i suoi versi sono stati definiti come favoleschi, ma allo stesso tempo imbevuti di realismo essenziale, con stemmi o simboli che talvolta immettono il lettore in una realtà ben precisa.

Le parole di Emanuele sono anche foriere di concetti contrastanti, che quando associati portano mistero, domande e riflessioni sulle ragioni della vita. Perché, oltre la suggestione, c’è la consapevolezza del sottile alternarsi delle cose.

 

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