VENEZIA (ITALPRESS) – Oltre cento giorni di attività e accoglienza, 40 posti letto a disposizione, 18 operatori dedicati e un tutor per necessità degli ospiti. Tempo di bilanci per il Piano Freddo 2024/2025 terminato da pochi giorni: dal 1° dicembre al 21 marzo sono stati oltre 4.300 i posti letto occupati da persone senza dimora, vulnerabili e in difficoltà, con in media 40 ospiti ogni sera alla Casa dell’Ospitalità.
Si aggiungono circa 2.000 interventi dell’unità mobile, sia in centro storico sia in terraferma, a conferma di un approccio proattivo e costante al tema della marginalità sociale da parte dell’Amministrazione comunale. Le unità di strada hanno raccolto le segnalazioni dei cittadini, preso contatto con chi necessitava di supporto e, in caso di assenso, garantito un letto e un pasto caldo in collaborazione con la Fondazione Casa dell’Ospitalità.
A tirare le somme del progetto è l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini: “Sono state 2.500 le chiamate all’apposito numero verde da parte dei cittadini – dichiara – Questa è la dimostrazione che la nostra è una comunità solidale, attenta e partecipe. Un elemento certo non scontato che si affianca alla professionalità, alla dedizione e all’umanità dei nostri operatori di strada, a cui va il nostro ringraziamento. In ogni condizione meteo, con ogni temperatura, anche la più rigida, hanno saputo avvicinare, con delicatezza, situazioni difficili, fornendo supporto a 360 gradi. Non è solo una coperta quella che chiede chi vive per strada, chiede anche ascolto, calore umano. L’Amministrazione – conclude – ha investito molto nel Sociale, siamo tra i Comuni più virtuosi in questo senso, ma senza chi opera sul campo tutto sarebbe più difficile”.
Il Piano Freddo, concluso da pochi giorni, rientra in un sistema integrato di interventi destinati alle persone senza fissa dimora che comprende anche l’Unità di strada diurna, il Pronto Intervento Sociale, il servizio Stop&Go per la notte e lo Sportello sociale. Centinaia le vicende personali in cui si sono imbattuti gli operatori: dalle dipendenze attive ai percorsi post-detentivi, dalla disoccupazione a percorsi di vita semplicemente segnati da fragilità.
Sono stati 18 gli operatori impiegati nell’ambito del Piano Freddo, occupandosi di monitoraggio, contatto diretto, distribuzione di coperte, indumenti e generi di conforto, accompagnando nella struttura d’accoglienza di via Spalti gli utenti più fragili.
Un impegno a tutto tondo che si è concretizzato anche nell’aiuto all’accesso ai diversi servizi territoriali (comunità terapeutiche, presa in carico con Serd e CSM, avvio di percorsi di tutela sanitaria in collaborazione con l’Ambulatorio Emergency e l’Ospedale all’Angelo) costruendo possibili percorsi di reinserimento sociale.
Il Piano Freddo in numeri: 40 posti occupati a sera per complessivi 4.300 posti letto utilizzati; 279 le persone che hanno beneficiato del dormitorio, di cui 51 donne; 2.000 interventi su strada, di cui 350 destinati alle 37 donne incontrate; 2.500 chiamate ricevute dal numero verde attivo 24 su 24 per 7 giorni su 7; 18 operatori impiegati per 110 giornate.
Dall’analisi dei dati è inoltre emerso che l’età media dei fruitori del servizio è in calo. I Paesi di maggiore provenienza degli utenti sono: Romania, Bangladesh, Egitto e Marocco. Si registra, infine, un aumento degli ospiti in arrivo da comuni diversi dal territorio comunale.
– foto ufficio stampa Comune di Venezia –
(ITALPRESS).