GENOVA (ITALPRESS) – “La memoria è un muscolo che va allenato. Non bisogna smettere di ricordare quello che è successo il giorno del crollo del ponte Morandi, che è un esempio di mala politica e mala gestione della cosa pubblica, di superficialità e di una serie di colpe che si intrecciano e vanno ad incidere sulla vita delle persone”. Lo ha detto la sindaca Silvia Salis questa mattina, durante la cerimonia di intitolazione dei Giardini Luigi Matti Altadonna, vittima del crollo di Ponte Morandi, che si è svolta nell’area verde adiacente alla proprietà privata di accesso ai civici dal 16 al 36 neri della parallela a via Coni Zugna.
“I genitori parlano una lingua universale – ha aggiunto Salis rivolgendosi ai parenti presenti – ma non posso neanche immaginare il vostro dolore: il dolore più incomprensibile, enorme, che si possa provare nella vita. Non esiste un dolore così grande. Era importante che oggi il Comune di Genova ci fosse ed è fondamentale che ci sia per gli anni che verranno”.
La sindaca ha sottolineato che “dobbiamo pretendere dalle istituzioni verità, serietà e una gestione della cosa pubblica che non porti mai più a tragedie di questo genere. Siamo consapevoli di quanto sia difficile riuscire ad identificare le colpe precise, ma non ci dobbiamo arrendere. Dobbiamo chiedere verità: questo non riporterà indietro le persone che amiamo, ma forse impedirà che altri ingiustamente lascino questo mondo. Far emergere la verità è compito delle istituzioni”.
Salis ha aggiunto che “è bello che Luigi sia ricordato in un ambiente che ricorda la sua vita, pieno di bambini, che guarda al futuro. Le amministrazioni possono fare molto in questa direzione: portare la memoria nei luoghi giusti, come stiamo facendo qui, perché questo è un luogo di speranza. E’ bello che sia insegnata ai bambini che verranno a giocare qui la memoria di un ragazzo che viveva per gli altri ed era impegnato nel sociale”.
La sindaca, infine, ha ricordato l’impegno del Comune nel mantenere vivo il Memoriale delle vittime del crollo di Ponte Morandi: “Il nostro impegno è stato e sarà sempre altissimo: vogliamo che il passaggio al Memoriale diventi parte della formazione culturale dei nostri bambini e dei nostri giovani, non solo per ricordare le vittime, ma affinché le nuove generazioni imparino a chiedere alle istituzioni verità, impegno, coerenza, costanza nel controllo e mai superficialità”.
-Foto Comune di Genova-
(ITALPRESS).