MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – È George Russell il poleman della sedicesima qualifica nella storia del Gran Premio di Singapore. Il pilota della Mercedes ha conquistato la settima pole della sua carriera, la seconda nel 2025 dopo quella di Montreal, dove poi vinse la gara. Russell ha ottenuto un miglior tempo di 1’29″158 nel suo secondo tentativo di Q3, migliorandosi di sette millesimi rispetto al tentativo precedente che gli sarebbe comunque valso la pole. Per la Mercedes questa è la quarta partenza al palo a Singapore, la prima dal 2018, nonché la numero 143 nella sua storia. Nella terza sessione di prove libere le squadre si sono dedicate principalmente alla preparazione delle qualifiche, anche se alcuni piloti hanno effettuato dei run di giri consecutivi per avere qualche feedback sul comportamento delle gomme in una situazione di gara. Sette squadre hanno usato un set di Medium e uno di Soft per pilota, con l’Aston Martin che ha seguito quasi esattamente lo stesso programma, aggiungendo un consueto giro di rodaggio con un set di Hard. Mercedes e Williams hanno invece usato soltanto Soft.
In qualifica, monocolore rosso con la C5 assoluta protagonista della sessione. “Una qualifica molto intensa, con una Mercedes particolarmente brillante che ha conquistato con Russell una pole forse sorprendente ma assolutamente meritata – l’analisi di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli – Interessante notare come ci sia stato un grandissimo equilibrio in tutti e tre i segmenti della qualifica: 15 piloti in otto decimi in Q1, dieci in meno di mezzo secondo in Q2 e i top ten tutti sotto l’1’30” in Q3. È stata una pole record quella di Russell, inferiore di 367 millesimi rispetto allo scorso anno ma in linea con le simulazioni della vigilia. Oggi la pista è andata migliorando in maniera sensibile durante FP3 e all’inizio delle qualifiche, stabilizzandosi poi nella parte finale. La C5 si è dimostrata in grado di offrire un buon livello di prestazione anche al secondo o terzo giro cronometrato e, ancora di più, in un secondo tentativo vero e proprio”. “Sappiamo quanto le qualifiche siano fondamentali su questa pista per il risultato della gara – prosegue Isola – non è un caso che nelle quindici gare fin qui disputate soltanto tre volte il vincitore non è partito dalla prima fila. Domani avremo con ogni probabilità una gara su una sosta sola, anche se l’aumento della velocità in pit-lane (da 60 a 80 km/h) rende un filo più appetibile il doppio pit-stop, soprattutto in caso di una neutralizzazione oppure dell’apertura di una finestra di aria pulita durante lo svolgimento della gara”.
“Credo che tutte e tre le mescole siano in gioco per essere utilizzate domani sera – aggiunge – Tutti hanno un set di Medium e uno di Hard ma anche la Soft potrà giocare un ruolo, sia all’inizio che alla fine della corsa. Il maggior grip che la C5 offre potrebbe essere sfruttato in partenza per guadagnare posizioni importanti su una pista dove i sorpassi sono sempre difficili, anche se in misura minore rispetto al passato”.
È Lia Block, intanto, la vincitrice della Sprint Race dell’appuntamento di Singapore della F1 Academy. Partita dalla pole position, la pilota della Williams-ART Grand Prix ha condotto la gara in testa fino al termine, resistendo al prepotente ritorno di Maya Weug (Scuderia Ferrari-MP Motorsport) che, scattata dall’ottava posizione dopo la pole di ieri, è arrivata seconda per soli 649 millesimi sotto la bandiera a scacchi. Sul terzo gradino del podio è salita Chloe Chambers (Red Bull Ford-Campos Racing). Nel campionato Pilote, Doriane Pin è sempre prima con 132 punti, con Maya Weug che riduce il distacco a 17 lunghezze e Chloe Chambers terza a quota 99.
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