MILANO (ITALPRESS) – Mentre gli studenti di Milano si preparano a tornare tra i banchi, l’ottava edizione dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità”, promossa da Durex in collaborazione con Skuola.net, fa luce sul loro rapporto con la sessualità, rivelando un quadro complesso e contraddittorio. Condotta su oltre 15.000 giovani in tutta Italia, l’indagine mostra come i giovani milanesi siano più responsabili e informati rispetto ai loro coetanei nel resto d’Italia quando si tratta di contraccezione. Questi risultati si inseriscono in un contesto territoriale in cui la collaborazione tra istituzioni, esperti e scuole gioca un ruolo determinante. Da tre anni è attivo nelle scuole secondarie di secondo grado il programma di educazione affettiva e sessuale “A Luci Accese”, promosso da Durex con il supporto di ALA Milano Onlus e, da quest’anno, anche dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Un’importante novità che consolida la cornice istituzionale e scientifica del programma valorizza la qualità degli interventi educativi e sottolinea l’urgenza di un percorso formativo strutturato e continuativo su queste tematiche, che possa rispondere in modo efficace e consapevole ai bisogni degli adolescenti.
L’indagine è stata condotta tra maggio e giugno 2025 su un campione di circa 18.000 tra preadolescenti, adolescenti, giovani adulti e adulti che hanno visitato il sito Skuola.net. La sezione rivolta ai giovani (11-24 anni) è stata compilata da 15.383 soggetti, su cui è stata condotta un’analisi descrittiva del campione che ha evidenziato una diversa distribuzione dei partecipanti in base al genere, all’età e alla zona di residenza. Il campione dei giovani è stato, quindi, bilanciato secondo le proporzioni della popolazione più ampia per ottenere un campione rappresentativo. I campioni validi utilizzati per l’analisi dei dati sono i seguenti: il campione dei giovani (11-24 anni), a seguito del bilanciamento, si compone di 5.980 partecipanti e il campione degli adulti (maggiori di 25 anni) si compone di 3.161 partecipanti. L’indagine è stata realizzata dal portale per studenti con il supporto scientifico di EbiCo, Spin-Off di ricerca dell’Università di Firenze.
La percentuale di ragazzi in Italia che ha rapporti tra gli 11 e i 16 anni supera il 50% e a Milano la percentuale sfiora il 60% (58,6%). Tuttavia, i giovani di Milano e provincia usano il preservativo con maggiore costanza. Più di 3 giovani su 4 affermano di avere rapporti protetti usando il preservativo: il 77,5% ha rapporti protetti, con il 62,2% che lo usa “sempre” (contro il 44,5% nazionale) e il 15,3% “qualche volta”. Questo dato segna un aumento significativo rispetto al 2024, quando era circa il 70% dei giovani milanesi a usare il preservativo (48% sempre, 20,2% qualche volta). Risultati, frutto di un impegno duraturo, trasversale e condiviso sulla città di Milano, che suggeriscono come la sensibilizzazione e l’educazione sul territorio contribuiscano a promuovere scelte più consapevoli tra i giovani. Ciononostante, nell’ambito delle infezioni sessualmente trasmissibili, sebbene il 59,1% dei giovani milanesi (contro il 54,8% del campione nazionale) le sappia riconoscere, permane una scarsa percezione del rischio: il 72,4% dichiara di non aver mai provato paura di contrarre una IST durante rapporti non protetti e solo il 9,3% ha effettuato almeno uno screening. Questo dato segnala come sia fondamentale rafforzare la consapevolezza sul rischio di IST e l’importanza di controlli regolari. Internet come “esperto”: il silenzio in famiglia e la richiesta di aiuto alla scuola La fonte di informazione primaria per i giovani resta Internet, un dato ancora più marcato a Milano (59,3% contro il 53,2% nazionale). Le motivazioni principali sono la velocità nel reperire informazioni e (32,8%) la volontà di evitare l'imbarazzo (29,7%). A questa abitudine fa da contraltare un silenzio sempre più profondo in famiglia: la percentuale di giovani che non parla di sesso e contraccezione in casa è balzata al 49% a livello nazionale, un dato che a Milano sale addirittura al 56,6%. La ragione principale è che non si sentono a proprio agio (42%) a parlare di queste tematiche in famiglia. Questo vuoto educativo alimenta una richiesta quasi unanime di un intervento di educazione affettiva e sessuale a scuola, sia da parte dei ragazzi (88,9%) che dei genitori (78,6%). A Milano e provincia la percentuale aumenta e oltre il 90% di giovani (90,2%) e genitori (93,5%) la vorrebbero come materia scolastica e a partire dalla scuola primaria (44,8%) e secondaria di primo grado (37,9%).
A Milano e provincia, il 67,2% degli studenti dichiara di aver già affrontato a scuola il tema della sessualità, contro il 34,7% a livello nazionale, a conferma di un maggiore coinvolgimento degli istituti scolastici su queste tematiche. Nella maggior parte dei casi, gli interventi a scuola sono condotti da medici o esperti, garantendo informazioni più accurate e professionali. “I dati di quest’anno sono un appello all’azione a cui non potevamo non rispondere. Constatare che il primo approccio alla sessualità avviene sempre prima, senza un’adeguata educazione all’affettività, alla consapevolezza delle scelte, al consenso, espone i ragazzi a rischi importanti e ci conferma che intervenire precocemente non è più un’opzione ma una necessità”, dichiara Laura Savarese, Direttrice Affari Regolatori e Relazioni Esterne di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa, che commercializza il brand Durex in Italia. “Ascoltiamo la voce dei giovani, dei genitori, delle scuole che chiedono un supporto educativo, una guida per poter affrontare le scelte in ambito affettivo e sessuale in modo sereno ma consapevole. Durex vuole diffondere una sessualità libera, protetta e consapevole. Per farlo, si impegna in percorsi educazionali nei luoghi formativi per eccellenza per far sì che i giovani siano educati ai principi fondamentali del rispetto di sé stessi e degli altri, del consenso, della salute e della adeguata percezione del rischio connesso alle loro scelte. I ragazzi che oggi sono ascoltati, supportati ed educati saranno adulti liberi, sereni e consapevoli. Siamo perciò orgogliosi di rafforzare il progetto “A Luci Accese” a Milano per costruire le fondamenta di un benessere affettivo e sessuale che duri tutta la vita’.
“A Luci Accese”: un percorso educativo promosso da Durex per la sessualità consapevole dei giovani “A Luci Accese” è il programma di educazione affettiva e sessuale pensato per le scuole secondarie di secondo grado che dal 2023 contribuisce, anche grazie al coinvolgimento di docenti e genitori, a diffondere tra i giovani milanesi una cultura della sessualità e dell’affettività fondata su consapevolezza, rispetto e protezione. Promosso da Durex con ALA Milano Onlus, “A Luci Accese” quest’anno si rinnova con la prestigiosa collaborazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il progetto prevede laboratori in classe condotti da educatori esperti (psicologi e sessuologi) di ALA Milano Onlus e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che accompagnano i giovani in un percorso di confronto aperto e privo di giudizi, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti per affrontare emozioni, relazioni e sessualità in maniera sana e consapevole. Le attività si svolgono sotto la supervisione di un Direttore Scientifico che ne garantisce la continuità metodologica e la solidità scientifica. Dal 2023 ad oggi sono state coinvolte 43 scuole, 350 classi e circa 12.000 studenti. Numeri che testimoniano l’impatto di un’iniziativa che parla direttamente ai giovani e risponde a un bisogno educativo sempre più riconosciuto. Per l’anno scolastico 2025/2026, il programma si arricchisce con un nuovo percorso di educazione all’affettività pensato per le scuole secondarie di primo grado. Gli istituti interessati potranno farne richiesta per offrire ai propri studenti un’opportunità formativa mirata. Anche questo modulo sarà progettato sotto la supervisione di un responsabile scientifico e realizzato da professionisti esperti del settore, con particolare attenzione alle esigenze educative specifiche della fascia preadolescenziale. Una decisione che risponde a una necessità sociale evidenziata dalla continua diminuzione dell’età del primo rapporto sessuale e con l’obiettivo di accompagnare i ragazzi, fin dalla preadolescenza, in un percorso di crescita psicoemotiva. I risultati verranno presentati da Durex alle istituzioni in vista di future collaborazioni.
“Portare e potenziare l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole medie significa intervenire in uno dei momenti evolutivi più delicati e significativi, quello della preadolescenza. A questa età, i ragazzi e le ragazze costruiscono e sperimentano l’immagine e l’espressione di sé, oltre che esplorare il mondo ricchissimo delle relazioni’, ha spiegato Elisabetta Todaro, Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, nonché responsabile scientifica delle lezioni nelle scuole medie per il progetto “A Luci Accese”. ‘Il nostro approccio non è solo informativo, ma soprattutto educativo. Utilizziamo un linguaggio adeguato alla loro età per creare uno spazio di dialogo sicuro e non giudicante, in cui essi possano esprimere dubbi e curiosità. L’obiettivo è abbattere stereotipi, evitare che il concetto di sessualità venga associato al mero comportamento, promuovere il rispetto reciproco e fornire alcune fondamentali conoscenze sulla prevenzione e sulla cura di sé, prima ancora che le esperienze diventino un fatto compiuto’. “A Luci Accese” è un progetto che unisce ricerca, educazione e azione, e che oggi più che mai si conferma un modello virtuoso sul territorio.
– foto IPA Agency –
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