FAO, cruciale il ruolo dei giovani nei sistemi agroalimentari
ROMA (ITALPRESS) - Con oltre 1,3 miliardi di giovani tra i 15 e i 24 anni nel mondo, il loro ruolo nei sistemi agroalimentari è diventato centrale. A dirlo è l’ultimo rapporto pubblicato dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, intitolato “Lo status dei giovani nei sistemi agroalimentari”, che analizza e sottolinea il ruolo cruciale della gioventù nella trasformazione dei sistemi agroalimentari per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e le opportunità economiche. Quasi l’85% di questi giovani vive in paesi a basso o medio reddito, dove l’agricoltura è spesso l’unica fonte di sostentamento. Ma l’inclusione dei giovani in questi sistemi può generare fino a 1.000 miliardi di dollari di crescita economica. A livello globale, il 44% dei giovani dipende dai sistemi agroalimentari, contro il 38% degli adulti, di cui l'82% in sistemi in crisi e il 23% in quelli industriali. I giovani sono la prossima generazione di produttori, innovatori e consumatori. Tuttavia, oltre il 20% non studia e non lavora. Una percentuale che sale tra le giovani donne. Eliminare questa condizione potrebbe aumentare il Pil globale dell'1,4%, pari a 1,5 trilioni di dollari, di cui circa il 45% derivante dai sistemi agroalimentari. E mentre il mondo cambia, i giovani devono affrontare sfide enormi: crisi climatica, scarsità d’acqua, invecchiamento della forza lavoro, aumento della produzione alimentare per una popolazione in crescita e l’urbanizzazione. Per dare potere ai giovani, la FAO propone una ricetta chiara: più formazione, più accesso a terra e credito, più tecnologie e infrastrutture, e soprattutto politiche che diano voce ai giovani nei processi decisionali.
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