Il Giubileo dello sport nel ricordo di Mennea “E’ amato ancora oggi”

ROMA (ITALPRESS) – La ricerca del risultato seguendo la strada dei valori. La lezione dell’indimenticato Pietro Mennea è stata al centro dell’appuntamento “Verso il Giubileo dello sportà di corsa”, organizzato da Athletica Vaticana a Palazzo San Calisto nella zona extraterritoriale della Santa Sede a Trastevere, ad un mese esatto dall’appuntamento “sportivo” dell’Anno Santo.

Un dialogo tra sportivi di ieri e oggi per ricordare l’eredità del campione olimpico dei 200 metri di Mosca 1980, alla presenza di Manuela Olivieri Mennea, moglie di Pietro e presidente della Fondazione a lui intitolata: “Parlava della sua vita come un mosaico con caselle da riempire: si riempivano solo con una strada fatta di valori. Anche per questo lui è ancora tanto amato. Per Pietro è stato fondamentale fare tutto ciò che ha fatto con etica, tenendo ben presenti i valori della vita”, ha detto. Il 12 settembre 1979, giorno del leggendario record del mondo (e tutt’ora primato europeo) sui 200 metri di Mennea, è una data indimenticabile nella storia dello sport azzurro.

Zaynab Dosso, nata il 12 settembre del 1999, ha ben presente quelli che sono i valori che muovono le ambizioni dei campioni: “Tutti possono fare atletica, ma la dedizione e il coraggio di andare avanti quando le cose vanno male non tutti ce l’hanno – ha ricordato la primatista azzurra dei 60 e 100 metri femminili -. Sono circondata da persone che hanno creduto in me quando neanche io ci credevo”.

Lo sa bene anche Andy Diaz, bronzo olimpico di Parigi 2024 nel salto triplo, arrivato nel 2021 in Italia, dove ha iniziato ad allenarsi con Fabrizio Donato: “Si è occupato di me come uomo prima che come atleta. Voleva sistemarmi, garantendomi tutto il necessario in una situazione precaria. Sono orgoglioso di aver trovato le persone giuste”. “Noi tecnici ci leghiamo a questi ragazzi, instauriamo rapporti che vanno oltre la sfera professionale. Mi sento molto responsabile: i loro fallimenti, se così possiamo chiamarli, li sento miei”, ha spiegato lo stesso Donato.

Tra i tanti atleti cresciuti con l’idolo Mennea c’è anche l’ex fuoriclasse del salto in lungo, Andrew Howe: “Pietro perseverava nell’obiettivo e nel farlo era anche umile”. Un ritratto fedele dell’olimpionico: “In tutti questi racconti rivedo Pietro. Vuol dire che ha lasciato il segno”, è la chiusura di Manuela Olivieri Mennea. Con l’eredità del campione, si avvicina il Giubileo dello Sport.

– Foto Spf/Italpress –

(ITALPRESS)

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