LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Nuovi sbarchi a Lampedusa dove sono giunti numerosi migranti soccorsi su tre natanti, con a bordo donne e minori, dalla Guardia costiera. In particolare l’imbarcazione Nadir della ong tedesca Resqship ha salvato 57 migranti, prima di consegnarli alla Guardia costiera, ma tra di loro c’erano anche i corpi di due bambini e di un uomo che sarebbero morti di sete e di fame.
I corpi sono stati trasferiti nel cimitero di Cala Pisana. Secondo alcuni testimoni ci sarebbe anche un disperso, un uomo che sarebbe finito in acqua. Tutti sarebbero partiti mercoledì notte con un gommone dalla Libia.
“Abbiamo chiesto tutto quello che si poteva chiedere al governo e molto è stato fatto, la situazione sull’isola è molto cambiata migliorata nettamente sia in termini di arrivi che in termini di gestione. Purtroppo, ogni tanto queste tragedie accadono”, dice all’Italpress il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino. “Probabilmente – aggiunge – si dovrebbe fare di più con l’Europa e mi riferisco di accordi di Dublino che non vengono attuati. E l’altra cosa sono i canali umanitari che esistono solo sulla carta ad oggi. Ogni tanto si tira fuori la possibilità di viaggiare in sicurezza, di attivare i canali umanitari ma tutto resta lettera morta e Lampedusa fa da zattera”.
Per Mannino “l’Italia con il decreto flussi ha fatto tantissimo. La materia dovrebbe essere gestita meglio al livello europeo coinvolgendo di più tutti gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo che dovrebbero fare di più. Per inciso voglio sottolineare che il soccorso è arrivato in acque maltesi e poi l’Italia fa quello che dovrebbero fare altri stati. I flussi che arrivano negli ultimi periodi a Lampedusa sono gestibilissimi. Oggi sono morti due bambini, per noi è una tragedia grandissima nel giorno della Festa della Mamma quando in Italia si festeggia c’è chi piange”.
Il comunicato della Croce Rossa Italiana
Le salme di due bambini, di circa due anni, e un uomo adulto sono arrivate oggi a Lampedusa insieme a uno sbarco che complessivamente ha visto giungere sull’isola 63 persone migranti di origine sub-sahariana. Per 6 di loro sono stati necessari i controlli sanitari del caso presso l’ambulatorio di Lampedusa, prima dell’ingresso nell’hotspot di Contrada Imbriacola. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, partita dalla Libia, pare sia stata intercetta a circa 60 miglia da Lampedusa, in acque internazionali.
“È sempre difficile, davanti a notizie come queste – afferma Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – trovare parole adeguate. Tre vite sono state spezzate in un viaggio che avrebbe dovuto dare loro la speranza di un futuro migliore, lontano da pericoli e difficoltà. Questa vicenda ci tocca tutti e ci spinge ancora di più a donare noi stessi, tutto ciò di cui siamo capaci, per dare Umanità a chi, invece, quel viaggio è riuscito a portarlo a termine, non senza difficoltà. È con questa Umanità che a Lampedusa Volontarie e Volontari, Operatrici e Operatori della CRI si stanno dedicando alle 63 persone arrivate sulle nostre coste e accolte oggi all’interno dell’hotspot”. Attualmente sono presenti nel centro gestito dalla Croce Rossa Italiana 305 ospiti, a seguito del trasferimento di stamattina di 166 persone a Porto Empedocle.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).