“Fencing for autism”, 16 team in pedana fra scherma e inclusione

ROMA (ITALPRESS) – Lo Spazio Espositivo ‘Esperienza Europa – David Sassolì di Roma ha ospitato la conferenza stampa dell’evento “Fencing for Autism” che si svolgerà domenica presso il Centro Logistico e Sportivo dell’Aeronautica Militare della Capitale. Tante le autorità presenti per parlare di una kermesse speciale, organizzata in occasione della “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”. Raggiunto il numero delle 16 squadre previste (da quattro componenti ciascuna), provenienti da diverse regioni d’Italia (dalla Toscana alla Sicilia, passando per Lazio, Campania, Puglia e Sardegna) per la prima edizione di un torneo di scherma integrata. Alcune delle società partecipanti, non avendo atleti affetti da disturbo dello spettro d’autismo tra le proprie fila (deve essercene obbligatoriamente uno per team), prenderanno in prestito un componente della sala dell’Accademia Scherma Lia di Roma, partecipando così ad una festa d’inclusione e condivisione. La manifestazione di spada segnerà una nuova svolta storica sul piano dell’integrazione nella scherma, “uno sport – parola del promotore, Luigi Mazzone – che straordinariamente si presta a contribuire al processo di crescita e miglioramento dei ragazzi affetti da autismo”. “Il rapporto con il mondo dell’autismo non nasce in questa occasione – ha sottolineato Paolo Azzi, presidente della Federscherma – Gigi Mazzone, impeccabile promotore di questo evento, presiede una Commissione ad hoc che sta svolgendo un grande lavoro. Fencing for Autism cadrà il 2 aprile, rappresentando uno snodo importante perchè quelle che erano delle idee ora vogliono strutturarsi e assumere concretezza in un’ottica di continuità. La Federazione ha redatto una prima stesura di regole per questi eventi, promuovendo un’attività integrata. I ragazzi devono affrontare tutti. Ringrazio il Comitato Regionale FIS Lazio che ha dato una grande mano e spero che queste attività possano diventare sistematiche e cicliche, come è giusto che sia. Il momento dell’evento agonistico è importante ma ancor di più lo è l’attività in sala. Grazie al generale Taricco e all’Aeronautica, sperando che questa sia solamente la prima di una serie di appuntamenti. Il nostro sport vuole aiutare nel proseguire in questo cammino”. “Il motto di quest’anno è la concretezza – ha sottolineato invece Mazzone, che è anche direttore della U.O.S.D. di Neuropsichiatria infantile della Fondazione Policlinico Tor Vergata, motore dell’organizzazione – Un ringraziamento speciale alla “mia” Federazione Italiana Scherma e al presidente Paolo Azzi che immediatamente ha detto sì, non appena abbiamo fatto questa proposta”. “In FIS – ha aggiunto Mazzone – c’è una commissione sull’autismo e la sindrome di down, abbiamo stabilito delle linee guida per questo tipo di manifestazioni. Domenica ci sarà una gara integrata con un ragazzo autistico all’interno. Si tirerà con formula normale di gara. Presso l’Accademia di Scherma Lia la bellezza è che non si capisce chi sia il ragazzo autistico o normo tipico. Non ci sono stranezze, siamo tutti uguali in divisa bianca, vestiti da schermidori”. “Gigi Mazzone è un faro nel mondo dell’autismo, un medico e uno sportivo poliedrico che sta tracciando una strada – ha evidenziato Paolo Pizzo, rappresentante degli atleti nella Giunta nazionale del Coni – Lui per me è un punto di riferimento e sto facendo il mio percorso guardando a lui e la sua gestione scientifica. La giornata di domenica farà la storia per il mondo dell’autismo e far tirare questi ragazzi in una squadra darà risposte bellissime, per molti inaspettate. Addirittura, inserirli in una manifestazione supportata dalla Federazione e patrocinata dal Coni stimolerà tutti gli atleti in una modalità nuova. Nella mia squadra ci sarà anche mia moglie”. Il generale Giandomenico Taricco, comandante del COMAER, ha assicurato che “l’Aeronautica ha aderito con grande piacere a questa iniziativa. La scherma per il nostro centro sportivo è uno dei pilastri e all’Urbe si tira con continuità. Su questo settore occorre investire per non emarginare questi ragazzi. Speriamo che questa iniziativa sia di grandissimo successo”. “Le famiglie di persone con neurodivergenza hanno una strada in salita che non ha punto di arrivo. La nostra angoscia è che i nostri figli sopravvivono. Gli diamo tutto, e Gigi Mazzone è uno dei pochi medici in Italia che ha un’attenzione corretta sull’autismo, ci può dare lumi”, ha ricordato il giornalista, scrittore e autore radiotelevisivo Gianluca Nicoletti, “la scherma è uno sport individuale ma in cui si gareggia anche a squadre, che può dare moltissimo a questi ragazzi, come è già accaduto e come accadrà sempre di più grazie a iniziative come questa”, gli fa eco Marco Mazzocchi. Marco Fichera, presidente Comitato Organizzatore Milano 2023, ha previsto anche nella kermesse iridata un ruolo importante per i ragazzi affetti dallo spettro autistico: “Siamo noi ad essere arricchiti nel vivere esperienze insieme a loro. Per i Mondiali abbiamo fatto questo, non c’era scritto da nessuna parte che avremmo dovuto fare progetti non legati all’aspetto agonistico ma abbiamo deciso di fare qualcosa che rimanesse nel tempo. I grandi eventi oggi ci sono e domani passano, questi progetti invece rimarranno nel tempo. Avere a collaborare con noi dei ragazzi come quelli di PizzaAut ci rende migliori. Le relazioni sociali fanno la differenza e sarà così sia oggi che per i Mondiali di Milano”.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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