Infantino confermato presidente della Fifa fino al 2027

Doha (Qatar) 18/11/2022 - conferenza stampa Fifa / foto Imago/Image Sportnella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY

KIGALI (RUANDA) (ITALPRESS) – Altri quattro anni alla guida del calcio mondiale. Non che ci fossero dubbi visto che era l’unico candidato ma proprio per questo si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa. Nel 73esimo Congresso Fifa a Kigali, in Ruanda, Gianni Infantino è stato confermato alla presidenza fino al 2027, proseguendo così il percorso iniziato nel 2016 e suggellato dalla prima rielezione nel giugno di quattro anni fa. Per il quasi 53enne dirigente italo-svizzero è stata l’occasione per rivendicare con orgoglio quanto fatto, dagli investimenti effettuati attraverso il programma Fifa Forward (aumentati di sette volte rispetto al periodo precedente il 2016) alle profonde riforme relative a governance e gestione finanziaria. “Vi avevamo promesso i Mondiali migliori di sempre e lo abbiamo fatto, vi avevamo promesso che avremmo aumentato i ricavi della Fifa, che l’avremmo resa più trasparente, che avremmo riguadagnato la fiducia degli sponsor – le parole di Infantino da Kigali – Ci eravamo prefissati di raggiungere quota 6,4 miliardi di dollari: siamo arrivati a 7,5 e non si raggiungono queste cifre se non sei un’organizzazione solida e forte, in cui tutti credono”.

E ancora il sostegno dato durante la pandemia, i progressi sul fronte della tecnologia e della Var, la riforma del sistema di trasferimenti, il lancio di Fifa+, fino a quello che è forse il fiore all’occhiello della gestione Infantino, l’imponente crescita del calcio femminile che è destinata ad andare avanti: per i prossimi Mondiali in programma quest’anno fra Australia e Nuova Zelanda, ci sarà un aumento del 300% del montepremi, oltre 150 milioni di dollari, una parte del quale – ha sottolineato Infantino – dovrà essere destinata al pagamento delle giocatrici. Anche per questo, sul fronte dei diritti tv, la Fifa non intende andare al ribasso: “Le donne meritano molto, molto di più e noi siamo lì per lottare per loro e con loro”, con l’obiettivo di ottenere la parità di retribuzione per uomini e donne alle rassegne iridate già dal 2026-27. Il mandato che gli è stato conferito oggi per acclamazione vedrà Infantino lavorare a nuovi progetti come le Fifa World Series (amichevoli fra le nazionali di diverse confederazioni da giocare a marzo ogni due anni) e assistere al primo Mondiale a 48 squadre nel 2026. “Sarà l’edizione più inclusiva di sempre”, ha assicurato il dirigente italo-svizzero ricordando che “Italia, Egitto, Svezia, Turchia, Cile e Algeria non sono riusciti a qualificarsi per il Qatar, dove però abbiamo visto il Giappone battere la Germania: l’aumento delle squadre porterà al miglioramento dei risultati”.

E poi il nuovo Mondiale per Club (che potrebbe avere anche una sua versione in rosa) che dal 2025 si giocherà ogni 4 anni e al quale prenderanno parte 32 squadre. Un format che ha fatto storcere il naso a molti e che Infantino ha difeso nel corso poi di una sorta di arringa post-elezione. Se durante il Congresso aveva mostrato toni più ironici (“So che in molti mi amano e che c’è anche chi mi odia: ma io amo tutti, anche e soprattutto loro. Leadership è ascoltare e imparare e io imparo ogni giorno. Potete continuare a fidarvi del mio impegno”), nella successiva conferenza stampa tira fuori gli artigli, chiedendo ai media di “rimanere un po’ legati ai fatti. Si parla della Fifa che è ricca e vuole fare altri soldi ma la Fifa si occupa di calcio e abbiamo bisogno di soldi (per il prossimo quadriennio si punta a toccare quota 11 miliardi di dollari, ndr), è ovvio, per far crescere il calcio in tutto il mondo. La Premier League genera in un anno quello che la Fifa genera in 4 anni: in altre parole la Premier è 4 volte più ricca della Fifa. Ma quei 24 miliardi che genera li distribuisce quasi tutti fra 20 club, i 7 miliardi che genera la Fifa vanno a 211 Paesi in tutto il mondo”.

Inevitabile che il discorso scivoli sul calendario. “Dicono che la Fifa pensa solo ad aggiungere ma siamo l’unica organizzazione al mondo che durante il Covid ha soppresso le competizioni – sottolinea – Il Mondiale comporta, per chi vi prende parte, una media di 4 partite in più, cioè una partita all’anno. Perchè quando in Italia annunciano una Supercoppa in Arabia Saudita con 4 squadre nessuno dice niente? Non capisco perchè questi attacchi alla Fifa ogni volta. Ho lavorato duramente tutta la vita per essere dove sono, oltre 200 Paesi credono che abbiamo fatto un buon lavoro e che lo faremo anche nei prossimi 4 anni”, assicura Infantino. Che consapevole del largo consenso di cui gode, va dritto per la sua strada, con vista fino al 2031.

– foto Image –
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]