Italbridge boicottata, Federazione non ci sta “Danno d’immagine”

PALERMO (ITALPRESS) – Nemmeno le sentenze cancellano certi sospetti ma davanti a a un vero e proprio boicottaggio non si può restare indifferenti. “E’ una questione di principio”, sottolinea all’Agenzia Italpress Francesco Ferlazzo Natoli, presidente della Federazione italiana di bridge. E’ successo tutto la scorsa settimana, quando le qualificazioni europee ai Mondiali del 2022 (in programma a Salsomaggiore Terme) ma valide anche per la Coppa dei Campioni si sono trasformate in una sorta di farsa anti-azzurra: Scozia, Galles, Slovenia, Lituania, tutte le nazionali che avrebbero dovuto affrontare la squadra italiana non si sono sedute al tavolo. Il motivo? La presenza nel team azzurro – essendo già qualificata per i Mondiali come Paese ospitante, l’Italia ha mandato la squadra di Pescara, campione 2019, in ottica Champions – di Fulvio Fantoni, giocatore originario di Grosseto classe 1963, sposato con Iolanda, figlia di un’icona del bridge come Enzo Riolo, con un palmares top che annovera, fra le altre cose, sei titoli mondiali e tre europei. Nel 2014 però, agli Europei di bridge in Croazia dove gioca in coppia con lo storico partner Claudio Nunes, viene accusato di barare. Accusa infamante, che inizialmente porta a una squalifica di cinque anni da parte della Lega europea di bridge (oltre al divieto per Fantoni e Nunes di continuare a fare coppia), poi cancellata dal Tas di Losanna. Quanto accaduto alle qualificazioni mondiali è finito anche sulle pagine di prestigiosi quotidiani inglesi come il “Times” o il “Telegraph”, che ha riportato anche l’opinione di un giocatore straniero: “E’ oltraggioso che Fantoni sia stato incluso nella squadra, la maggior parte della comunità del bridge ritiene che avrebbero dovuto escluderlo”. La Federazione si è fatta sentire subito. Già dopo i primi boicottaggi il presidente Ferlazzo Natoli ha definito la situazione “sconcertante”, predendo le difese di Fantoni: “Al di là delle convinzioni che ciascuno può avere della vicenda non vi è quindi dubbio alcuno che la verità giudiziaria è quella affermata dalla Giustizia Sportiva”, il riferimento alla pronuncia del Tas. “Tutti i bridgisti dovrebbero censurare questo comportamento vergognoso – ha rincarato la dose il capitano non giocatore della squadra Azzurra Alberto Forcucci – che non fa certo onore alla comunità bridgistica internazionale e ai ‘professionistì del bridge, che rifiutano di misurarsi con una piccola realtà dilettantistica”. Ma oltre il danno la beffa: la EBL (la Lega Europea di bridge, ndr) non ha preso provvedimenti, atteggiamento che ha spinto Natoli a inviare una lettera ufficiale di protesta anche alla Federazione internazionale, al Coni e al Cio. “L’ostracismo nei confronti di Fantoni va avanti da qualche anno, anche da parte di chi ha giocato e vinto assieme a lui – prosegue il presidente federale – Eppure il Comitato delle Credenziali, che può rifiutare senza motivare la partecipazione di uno o più giocatori, non ha battuto ciglio al momento dell’iscrizione”. Ma il boicottaggio c’è stato lo stesso. “Alla fine è stato come se tutte le squadre avessero fatto un turno in meno, noi ci siamo classificati terzi ma è un risultato senza valore perchè è grave quello che sta succedendo. La Lega avrebbe dovuto estromettere dalla gara chi non si presentava, se l’avesse fatto dopo il primo o il secondo incontro, le altre squadre forse si sarebbero comportate diversamente”. Ferlazzo Natoli è pronto a portare avanti la sua battaglia e non esclude che si finisca al Tas. “Abbiamo chiesto l’annulamento della gara con i provvedimenti del caso: i danni d’immagine per l’Italia sono stati enormi”. Questa storia, insomma, non finisce qui.
(ITALPRESS).

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