Coronavirus, Gallera “Rsa riaprono in sicurezza”

“Con la delibera di oggi riprendiamo la riapertura delle Rsa con delle regole molto rigide: nessun positivo verrà collocato all’interno di una Rsa e verrà invece messo in una struttura sanitaria”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, parlando con i cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale della Lombardia, in riferimento alla delibera al vaglio della Giunta lombarda in queste ore.
“Ci sono regole molto precise – continua Gallera -, qualunque anziano vuole entrare in una Rsa, gli verrà fatto a domicilio sia il test sierologico che il tampone. Ci sono poi alcune regole che ha previsto l’Isitituto Superiore della Sanità come il ‘covid manager’ e la formazione del personale”. Gallera sottolinea come ci sarà un’alta attenzione “alle protezioni necessarie” che “d’ora in poi dovranno essere preservate”.
Sulla controversa delibera dell’8 marzo, finita agli atti dell’inchiesta a Milano, con cui i pazienti dimessi dagli ospedali, ma non ancora guariti, venivano trasferiti nelle case di riposo, Gallera dichiara: “La delibera dell’8 marzo aveva un approccio diverso, è stata fondamentale e ci ha consentito di arginare la diffusione del virus e di dare delle risposte. Quindi quella è stata assolutamente una mossa corretta”.
“I pazienti che, in base alle condizioni cliniche, potevano trovare giovamento dalla gestione in terapia intensiva, hanno trovato una risposta specifica adeguata” negli ospedali lombardi ha ribadito Gallera in aula rispondendo all’interrogazione avanzata dal Movimento Cinque Stelle, sulle procedure di selezione dei pazienti da trasferire in terapia intensiva effettuate negli ospedali durante l’emergenza Covid. Con il proseguire dell’epidemia- osserva Gallera-, Regione Lombardia è stata capace di passare dai 900 posti letto di terapia intensiva accreditati- di cui 861 mediamente attivi – a più di 1800, rispondendo alle diverse esigenze che venivano evidenziate in ogni struttura”.
L’assessore precisa che per “la modalità di trasferimento di ogni paziente bisognoso di essere ricoverato in terapia Intensiva” è stato “istituito il Coordinamento delle Terapie Intensive, facente capo al Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della Fondazione IRCCS Policlinico di Milano”.
Coordinamento, enfatizza, “che è stato in grado di conoscere le condizioni e le necessità di trasferimento di ogni singolo paziente”. Inoltre, conclude, “sono stati trasferiti 120 pazienti critici complessivi, di cui 78 in ospedali di altre regioni e 42 in Germania”.
(ITALPRESS).

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