Dall’11 settembre X Factor 2025 su Sky, novità Gabbani al posto di Agnelli

MILANO (ITALPRESS) – Parte dal Liceo Artistico Boccioni di Milano la nuova edizione di “X Factor”, in onda dall’11 settembre su Sky e in streaming su Now (e in chiaro il martedì successivo su TV8), con la finale già fissata per il 4 dicembre, per il secondo anno consecutivo in diretta da piazza del Plebiscito a Napoli dove un anno fa trionfò Mimì Caruso portata in finale da Manuel Agnelli. Il cantautore, fondatore degli Afterhours, in quest’edizione però non sarà della “partita”. “Manuel ha fatto sei edizioni, ha vinto con Mimì nella finale in cui tutti pensavano avrebbe vinto Lauro. Ha deciso di uscire da imbattuto, come Mourinho dopo il triplete”, ha ironizzato Jake La Furia.

A prendere il suo posto arriva Francesco Gabbani, che va a completare il quartetto dei giudici. “Cerco autenticità. È la condizione necessaria, in un mondo musicale sempre più artefatto”, ha detto il neo arrivato il cui intento è dichiarato. “Io voglio vincere. È una bella esperienza, ma sarebbe anche bello portare qualcuno in fondo”, ha aggiunto. E se ci fosse qualche dubbio sulla sua strategia, le parole dell’autore di “Occidentali’s Karma” sono chiarificatrici: “I no che ho ricevuto nel mio percorso sono stati dolorosi, ma oggi so che mi hanno fatto bene”.

Confermati al banco dei giudici Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia che dovranno fare i conti con il nuovo percorso dei Bootcamp che prevede l’unanimità per l’accesso alla fase successiva o l’utilizzo dell’X Pass da parte del giudice pronto a scommettere sul concorrente da mandare al Last Call, momento in cui saranno formate le squadre. Il clima, almeno a giudicare dall’esordio del Boccioni, è al momento più da compagni di classe che da colleghi. Gabbani è stato descritto come “chiassoso e già perfettamente integrato” dai colleghi “veterani” pronti a dare battaglia. A guidare il programma sarà ancora una volta Giorgia, riconfermata alla conduzione dopo il debutto dello scorso anno. “Quel momento prima di salire sul palco è fondamentale e l’unica cosa che si può davvero fare è esserci: stare accanto, senza invadere. A volte basta una battuta per spezzare la tensione”, afferma Giorgia che affronta la nuova edizione con più consapevolezza. “Spero di avere meno ansia e più agilità – sottolinea – ma resto una persona che vive tutto con molta responsabilità”.

Responsabilità che sentono anche gli autori. “Anche per noi questo è un primo giorno di scuola. Le emozioni sono le stesse: incertezza, aspettativa, energia. Ma lo spirito è rimasto identico. Siamo una squadra che lavora con tenacia, autoironia e sorriso”, ha ammesso Paola Costa, capo progetto del programma, parlando alla platea di giornalisti e studenti raccolti nella palestra del liceo milanese cui Sky ha regalato l’allestimento di un’aula musicale. L’ambientazione “scolastica” ha innescato il parallelo del valore del talento anche nel percorso scolastico. “Il talento non è qualcosa che riguarda pochi – ha detto la preside del Boccioni, Stefania Giacalone -. Ognuno ha un talento da custodire, e la scuola è uno dei luoghi in cui si può farlo emergere, anche sbagliando”.

Anche per Sky, il racconto del talento non passa solo dalla performance. “X Factor è una delle gemme della nostra corona. È un programma in cui crediamo molto perché racconta il talento, ma anche il lavoro, lo studio e il sacrificio” ha sottolineato Giuseppe De Bellis, executive vice president Sport, News and Entertainment di Sky. E proprio il confronto con la scuola ha innescato, sulla spinta delle domande, riflessioni sull’importanza dell’istruzione.

“A scuola si conoscono persone che resteranno nella tua vita. Ma un giorno vi pentirete di non aver studiato. Sapere è l’unico modo per essere davvero liberi”, ha sottolineato La Furia, diretto nel rispondere a uno studente che gli chiedeva del rapporto fra i testi del rap e il loro mondo di riferimento. “Non bisogna essere dei gangster per fare rap – ha spiegato -, ma bisogna essere credibili. Non conta vivere certe cose, ma conoscerle davvero. La gente lo capisce se parli con cognizione di causa, non se reciti un copione”. “Oggi più che mai serve avere un pensiero proprio. La conoscenza è uno scudo, e la scuola resta il posto migliore per formare il carattere. Io a scuola ho fatto un po’ un disastro… però è un momento unico in cui si imparano tante cose, si formano i rapporti, si affrontano sfide, delusioni, tutto – ha concluso Lauro -. È importante approfittarne adesso per non trovarsi in difficoltà dopo”.

– foto ufficio stampa sky italia –

(ITALPRESS).

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