TORINO (ITALPRESS) – Il Piemonte celebra il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, con risultati concreti e incoraggianti. In un contesto internazionale ancora segnato da incertezze economiche, la nostra Regione si distingue per una tenuta e una crescita del mercato del lavoro che coinvolge tutte le principali variabili: aumento dell’occupazione, calo della disoccupazione, riduzione dell’inattività e crescita significativa dei contratti stabili. Nel 2024, il tasso di occupazione ha raggiunto il 69%, superando sia la media nazionale che il dato registrato nel 2023 (67,1%).
Crescono sia l’occupazione maschile (75,6%) sia quella femminile (62,3%), segnando una chiara inversione di tendenza rispetto al passato. I numeri confermano l’efficacia delle politiche regionali: il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% (era 6,3% nel 2023), con un dato ancora più basso in alcune province, come Cuneo (2,8%) e Biella (3,4%). Anche il tasso di inattività migliora, scendendo al 27% contro il 28,4% dell’anno precedente. Positivi anche gli indicatori giovanili: tra i 15 e i 29 anni crescono gli occupati (40,5%) e calano i disoccupati (11,5%). La percentuale dei giovani Neet è in calo al 27%.
A livello assoluto, il 2024 ha visto un incremento di 35.000 occupati dipendenti, trainato dai contratti a tempo indeterminato (+56.000), mentre calano i contratti a termine (-21.000). Il saldo complessivo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è positivo per 21.248 unità, grazie anche alle oltre 56.000 trasformazioni contrattuali da apprendistato e tempo determinato. Il trend si conferma positivo anche nel 2025: nel primo trimestre il saldo è di +15.906 posti di lavoro dipendente, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2024. Saldi occupazionali positivi si registrano in tutte le province, in particolare nell’area metropolitana di Torino (+4.934), Alessandria (+3.091), Cuneo (+2.382) e Novara (+1.427).
“Il Primo Maggio è la festa del Lavoro e in Piemonte celebriamo questa giornata con l’orgoglio di un territorio che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà . Il 2024 è stato l’anno della svolta: più occupazione, più stabilità contrattuale, più fiducia. Questa giornata ci invita a riflettere sull’importanza di scelte politiche coraggiose e di visione strategica, a supporto dei lavoratori: i risultati evidenziati oggi non arrivano per caso, ma grazie a una linea chiara e alla collaborazione concreta con il Governo Meloni, il sistema produttivo, gli enti di formazione, gli imprenditori e i lavoratori stessi. Sono loro i destinatari di scelte che hanno consentito di rimettere in moto l’ascensore sociale: talento, dedizione e professionalità devono poter fare davvero la differenza per un lavoratore, indipendentemente dal punto di partenza” ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Lavoro.
“Ora – ha proseguito il vicepresidente – guardiamo al 2025 con la stessa determinazione: vogliamo una Regione che continui a crescere offrendo opportunità reali. Ecco perché continuiamo a investire sulla formazione, penso al sistema ITS, che in Piemonte è un’eccellenza e alle Accademie di Filiera, una rivoluzione di cui oggi iniziamo a vedere il segno anche in termini occupazionali”. “Crediamo fortemente nel potenziamento dei servizi alla famiglia, fondamentali per liberare il potenziale femminile nel mondo del lavoro. Sostenere l’occupazione femminile – con numeri mai così alti come oggi – significa dare a ogni donna la possibilità di scegliere se essere madre, lavoratrice o entrambe. E farlo con ambizione di carriera” ha concluso Chiorino.
Il Piemonte si conferma una delle Regioni più virtuose nell’attuazione del programma GOL, sia per la qualità dell’offerta formativa sia per l’efficacia dei risultati occupazionali. Un modello che dimostra come la buona amministrazione, quando incontra visione strategica e responsabilità, può davvero cambiare il volto di un territorio: i numeri del Piemonte rivelano come siano 211mila le persone entrate nel programma. Di queste, 76 mila hanno avuto un contratto di lavoro (35%). Dei 76 mila, circa 50mila hanno avuto un contratto di lavoro superiore ai 6 mesi (65%).
-Foto Regione Piemonte-
(ITALPRESS).