Violenza donne, via alla campagna “Senza rispetto non c’è gara”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Senza rispetto non c’è gara. Nella vita, oltre che nel mondo dello sport. Viene proprio da due grandi campioni del basket e del motociclismo come Marco Belinelli e Andrea Dovizioso il messaggio contro la violenza sulle donne, cuore della campagna di comunicazione che la Regione Emilia-Romagna lancia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne delle Nazioni Unite. E che è stata presentata oggi Bologna dall’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori.
Due testimonial d’eccezione che hanno accettato di impegnarsi a fianco della Regione, per trasmettere un invito alla responsabilità e al rispetto. Due protagonisti di successo del mondo dello sport che si rivolgono ad altri uomini, a partire dai più giovani, per sensibilizzare su un dramma -la violenza sulle donne – che nel nostro Paese sta assumendo proporzioni sempre più drammatiche.
“Siamo di fronte a una vera e propria escalation della violenza, che sconfina sempre più spesso nella piaga dei femminicidi. E tanto più grave perchè avviene quasi sempre in ambito famigliare- ha sottolineato l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori -. La tragedia di Saman, di Alice e di tutte le altre ci addolora, ma non solo: richiama tutti all’urgenza di fare squadra per accelerare ancor più l’impegno sul fronte della prevenzione per evitare fatti così gravi e drammatici. Occorre inoltre rafforzare ulteriormente il nostro impegno di Istituzioni sul piano culturale per promuovere una vera cultura del rispetto e contrastare stereotipi, discriminazioni, modelli educativi ancora evidentemente troppo diffusi. La campagna che lanciamo oggi va proprio in questa direzione”. In Emilia-Romagna secondo i dati elaborati dall’ Osservatorio regionale sulla violenza di genere sono 4.934 le donne che nel 2021 hanno contattato un Centro antiviolenza: oltre 300 in più rispetto alle 4.614 del 2020. Mentre sono 1.667 le chiamate al numero 1522 del Dipartimento nazionale per le pari opportunità (1.606 nel 2020), di cui 994 da parte di donne vittime di violenza o stalking (913 nel 2020).
In crescita anche le donne ospiti di Case rifugio, in prevalenza straniere: 320 nel 2021 contro le 301 dell’anno precedente. E quelle accolte in un Centro antiviolenza: 2.646 (2.335 nel 2020).
Una prima anticipazione sul 2022, limitata tuttavia a 16 Centri, rivela che tra gennaio e maggio hanno preso contatto con un Centro antiviolenza 1.749 donne, mentre le chiamate al 1522 sono state tra gennaio e marzo di quest’anno 370, di cui 191 da vittime di violenza o stalking. “Contrastare il fenomeno della violenza sulle donne – ha detto la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti- è uno degli obiettivi fondamentali per l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e per tutta la comunità regionale: in collaborazione con la rete dei Centri antiviolenza disseminati su tutto il territorio vogliamo continuare a dare supporto e protezione alle donne che si trovano in una difficile situazione. Perchè a volte denunciare non è sufficiente e abbiamo bisogno del sostegno di strutture dedicate per affrontare quell’ emergenza sociale che i dati ci raccontano. Anche quanto sta accadendo in Iran ci obbliga, a una profonda riflessione: per questo abbiamo deciso di allestire in Assemblea legislativa una mostra dedicata ai volti delle donne iraniane per dare voce alla loro protesta e richiamare l’attenzione sui diritti umani negati. Come l’acqua è il titolo dell’esposizione che verrà inaugurata mercoledì 23 e che allude alla volontà ferrea di queste donne di abbattere il muro della violenza di genere”. Sono intervenute alla conferenza anche Cristina Magnani, Presidente del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna e Loretta Michelini, Presidente di MondoDonna Onlus.

foto: ufficio stampa regione Emilia-Romagna

(ITALPRESS).

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