Violenza donne, Bonaccini”Servono più misure di controllo e prevenzione”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Esiste una grande questione maschile. Che non conosce distinzioni di provenienza culturale e religiosa, economica, sociale e territoriale. E che di fronte all’innegabile avanzamento compiuto in pochi decenni da parte delle donne ha portato ad un colpo di coda, a una reazione quasi ancestrale, violenta e irrazionale, criminale e distruttiva che si abbatte proprio sulle persone più vicine”.
E’ un richiamo forte rivolto in primo luogo agli uomini, e poi alle Istituzioni, quello che è venuto oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel suo intervento in Aula durante la seduta straordinaria dell’Assemblea legislativa regionale contro la violenza di genere e i femminicidi. Una seduta che lo stesso Bonaccini aveva proposto – all’indomani del 25 novembre, Giornata contro la violenza alle donne – e decisa d’intesa con la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, e tutti i Gruppi consiliari. In settimane in cui si è continuato a registrare episodi di violenza e femminicidi, anche in Emilia-Romagna. Una seduta straordinaria d’Aula che ha visto nel corso della mattinata la partecipazione di istituzioni nazionali e regionali, a dimostrazione dell’impegno condiviso contro fatti inaccettabili. Sono infatti intervenuti: la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio; la magistrata Lucia Musti, per la Procura Generale di Bologna; Francesca Ferrandino, Prefetto di Bologna e coordinatrice regionale dei prefetti dell’Emilia-Romagna; Luca Vecchi, presidente Anci Emilia-Romagna, l’associazione dei Comuni, e sindaco di Reggio Emilia; Bruno Eupremio Di Palma, vicedirettore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Quindi l’intervento dell’assessora regionale alle Pari Opportunità, Barbara Lori, in un confronto fra i Gruppi consiliari impegnati su una risoluzione che verrà votata al termine della giornata per invitare Giunta e l’Assemblea regionali a rafforzare il contrasto e la prevenzione della violenza contro le donne, attraverso numerose tipologie di intervento. Con l’obiettivo di approvarla all’unanimità. Servono dunque un salto culturale e una riflessione profonda, ha proseguito Bonaccini, che a margine della seduta ha incontrato per un saluto le associazioni impegnate contro la violenza alle donne e i Centri antiviolenza, in Assemblea legislativa per seguire i lavori d’Aula dalla Sala Polivalente ‘Guido Fantì. “Ma ciò che non deve davvero più accadere è dover assistere a ‘morti annunciatè di donne che, una volta trovato il coraggio e la forza di denunciare, poi restano indifese dallo Stato e dalla società. Noi dobbiamo convincere ogni donna che subisce violenza a rivolgersi alla rete di protezione dei Centri, alle forze dell’ordine, alla legge; in cambio dobbiamo assicurare protezione e sicurezza. Io sono un garantista convinto e intransigente: proprio per questo chiedo e pretendo che la prima garanzia sia assicurata alla vittima. Donne e figli- ha sottolineato il presidente della Regione- non possono essere sul banco degli imputati fino a sentenza definitiva e compito dello Stato, in un bilanciamento equo di garanzie, deve sempre essere quello di tutelare anzitutto i soggetti più fragili”.
E sul piano delle politiche attive, occorre il rafforzamento delle azioni previste dal Piano triennale regionale contro la violenza di genere; il sostegno all’azione imprescindibile dei Centri antiviolenza, il potenziamento dei nuovi istituti previsti, come il reddito di libertà, il reinserimento sociale e lavorativo, il diritto alla casa. Un aiuto che in Emilia-Romagna arriva anche attraverso la Fondazione regionale vittime di reati, spesso donne che hanno subito violenza e i loro figli, bambine e bambini ancor di più innocenti.
E nuove importanti opportunità “potranno arrivare dal Bilancio di previsione della Regione che verrà approvato a breve”. Oltre che “dal coinvolgimento dell’intera società regionale nelle sue diverse espressioni, attraverso il Patto per il Lavoro e il Clima che proprio nei prossimi giorni- ha annunciato- riuniremo sul tema specifico della violenza contro le donne e i femminicidi, dopo averlo fatto la settimana scorsa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Percorsi condivisi che dovranno portare a nuove misure concrete.
Un impegno al quale il presidente della Regione ha richiamato anche il Paese “con le straordinarie opportunità offerte dal Pnrr, riconoscendo che ogni innovazione non è mai neutra: non sul piano economico e sociale, neppure su quello di genere e generazionale”.
(ITALPRESS).

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