Università di Padova, si insedia la prima rettrice in 800 anni di storia

PADOVA (ITALPRESS) – Daniela Mapelli è il nuovo rettore dell’Università di Padova, la prima donna in 800 anni di storia dell’ateneo. Anzi, come tiene a sottolineare, ne sarà la rettrice. “Il pensiero passa attraverso il linguaggio e viceversa – ha ricordato -. Quando abbiamo iniziato la campagna elettorale non c’erano mai state candidate donne. Noi eravamo addirittura in tre! All’inizio la parola rettrice suonava stranissima, sembra quasi non tornasse nemmeno nella lingua italiana, invece come in tutte le cose è una questione di abitudine. Io spero – ha concluso – sia solo l’inizio, spero che questa domanda non sia più fatta in futuro”.
Daniela Mapelli, 55 anni, è originaria di Lecco e si è laureata in Psicologia sperimentale nel 1991. E’ diventata ordinaria nel 2016, insegna Neuropsicologia e Riabilitazione neuropsicologica ed è stata la presidente del corso di laurea magistrale in Neuroscienze. Conosce bene l’ateneo, essendo stata Prorettrice alla Didattica.
Inclusione e pari opportunità, sostenibilità ambientale e sociale sono i temi a lei cari e che impegneranno l’ateneo per i prossimi anni. Non sarà sola in questa avventura. Nella squadra di lavoro che ha presentato figurano, com’era prevedibile, molte donne.
Ora sono 8 le rettrici sui 96 atenei italiani. Il predecessore della Mapelli, Rosario Rizzuto, visibilmente commosso e applaudito, augurandole buon lavoro ha spiegato che “nulla più di una rettrice certifica la parità di genere in un luogo alto del sapere, in un luogo in cui le donne sono già maggioranza”.
L’insediamento ufficiale e l’abbraccio della città, alla presenza delle maggior autorità, in una cerimonia che ha dato anche il via alle celebrazioni per gli 800 anni di storia dell’ateneo patavino.
Proprio a Padova nel 1678 si laureò Elena Cornaro Piscopia, la prima donna a laurearsi in Italia e nel mondo intero.
Una serie di eventi, mostre spettacoli, pubblicazioni e l’inaugurazione di nuovi musei, racconteranno fino a marzo il glorioso passato dell’ateneo, costellato dalla presenza di nomi illustri, di scienziati, primo tra tutti Galileo Galilei.
Un calendario di appuntamenti e iniziative che si ispirano ai valori fondanti dell’Ateneo: la libertà di ricerca, l’apertura al mondo, la nascita del metodo scientifico e la sua applicazione quotidiana, puntando alla valorizzazione del patrimonio scientifico, culturale e artistico, allo studio e alla divulgazione della storia dell’Università, al rafforzamento del suo ruolo nella creazione e nella diffusione del sapere, al coinvolgimento delle comunità e dei territori e a un dialogo sempre più stretto con la comunità europea e internazionale.
Non a caso alla cerimonia hanno partecipato anche i rettori delle più antiche università europee, giunti a Padova per la storica occasione. Ieri pomeriggio con il rettore uscente Rosario Rizzuto e la nuova rettrice hanno discusso del futuro degli atenei nel post pandemia.
Il presente è fatto di inclusività in ogni declinazione. La rettrice ha ricordato in particolare le 50 borse di studio attivate per accogliere e supportare studentesse e studenti afghani che si trovano in una situazione di pericolo o hanno perso le possibilità di accedere agli studi universitari a seguito dell’aggravamento della situazione politica. A Padova saranno i benvenuti.
Padova che conta oltre 60 mila studenti, 2200 docenti, altrettanti tecnici e amministrativi. Una università viva e proiettata nel futuro.
(ITALPRESS).

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