UN PIANO STRAORDINARIO PER GLI ALBERI DI ROMA

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È stato firmato il protocollo d’intesa tra Roma Capitale, dipartimento della Protezione civile e commissario delegato, nella figura del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio. Il documento definisce ruoli e modalità di un lavoro sinergico volto a definire un nuovo modello operativo per mitigare gli effetti e prevenire i rischi causati da cambiamenti climatici ed eventi metereologici eccezionali. Fenomeni sempre più frequenti che impongono l’adozione di un piano straordinario per mettere in sicurezza il patrimonio arboreo cittadino colpito da 30 eventi atmosferici estremi negli ultimi 7 anni. Uno di questi, verificatosi il 29 e 30 ottobre 2018 ha comportato per la Regione Lazio la dichiarazione dello stato di emergenza, ancora perdurante, da parte del Consiglio dei ministri e l’impegno di Roma Capitale, approvato dall’Assemblea capitolina, ad attuare azioni concrete ed efficaci a contrastare gli effetti devastanti dell’innalzamento delle temperature.

Ecco, allora, cosa prevede il protocollo d’intesa. Spetterà all’Amministrazione capitolina – dipartimento Tutela ambientale effettuare la mappatura dello stato delle alberature, evidenziando le situazioni di criticità, e attuare gli interventi per la messa in sicurezza. Il commissario delegato, competente a mettere in campo le azioni necessarie a superare lo stato di emergenza nella regione, provvederà a proporre l’assegnazione di risorse inserendole nella pianificazione che il dipartimento di Protezione civile provvederà a valutare.
Il protocollo prevede, inoltre, un’ulteriore sinergia tra i firmatari, finalizzata all’elaborazione di un modello operativo innovativo per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteorologici estremi, con specifico riferimento agli effetti sull’inestimabile patrimonio arboreo di Roma.

A tal fine, e anche con l’ausilio di altri soggetti (enti, ordini professionali, articolazioni amministrative, volontari), verrà costituito un gruppo di lavoro per la valutazione degli scenari di rischio emergente e per l’elaborazione di nuovi modelli operativi per prevenire situazioni di pericolo in particolar modo riferiti alle alberature cittadine. La Capitale, con i suoi 330mila alberi, rappresenta, infatti, un terreno ideale di sperimentazione di nuovi modelli di prevenzione.
“In questi anni abbiamo avviato il monitoraggio su circa 82mila alberature presenti lungo le strade o nelle piazze della città – ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi -. Abbiamo già abbattuto molte centinaia di esemplari pericolanti e ne abbiamo individuati altri da abbattere o mettere in sicurezza urgentemente. Ora, con la Protezione Civile, mettiamo in atto questa azione straordinaria che ci consentirà anche di sviluppare nuovi modelli di prevenzione”.

“Attraverso la firma di questo protocollo – spiega Borrelli – supporteremo il Comune di Roma nelle attività di monitoraggio delle alberature a rischio caduta. Si tratta di una attività di protezione civile che verrà fatta con la collaborazione della Regione Lazio a partire dalle scuole e dai giardini pubblici. L’obiettivo è quello di lavorare in un’ottica della prevenzione del rischio e della riduzione della vulnerabilità”.
“Con questo accordo – sottolinea il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio, Carmelo Tulumello – la Protezione Civile della Regione Lazio scende in campo per la sicurezza dei cittadini romani, mettendo a sistema risorse e strumenti in un’ottica che supera lo stretto rigore delle competenze e guarda alla concretezza del risultato: una città più sicura! Il presidente Nicola Zingaretti, in questo senso, ha dato chiare indicazioni circa il fatto che la gestione commissariale dell’emergenza maltempo dell’ottobre 2018 guardi a Roma con l’attenzione che merita la Capitale più verde d’Europa, dando un segno tangibile della sensibilità con la quale questa Amministrazione regionale guarda all’ambiente come bene comune”.

“Tutte le volte in cui come Regione siamo stati chiamati da Roma Capitale – ha detto il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori – ci siamo sempre stati. Così come ci siamo oggi, perchè purtroppo abbiamo assistito a situazioni drammatiche che non vogliamo si ripetano più. Con la collaborazione degli esperti agronomi potremo verificare migliaia di situazioni a rischio. Attendiamo indicazioni da Roma delle priorità su cui intervenire. Lo ribadisco: al di là delle schermaglie che possono esserci su altri settori la collaborazione deve essere strettissima per il bene dei cittadini”.
(ITALPRESS).

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