VENEZIA (ITALPRESS) – Un piccolissimo opuscolo, solo quattro carte, cioè otto pagine, ma una grande testimonianza di uno dei momenti più decisivi della storia: il grande navigatore ed esploratore genovese annunciava ai Reali di Spagna la scoperta del Nuovo Mondo. Si tratta della prima traduzione latina, stampata a caratteri mobili, dell’epistola di Cristoforo Colombo, per decenni conservata nella Biblioteca Marciana fino a quando, prima del 1988, venne trafugata e se ne persero le tracce. Nel luglio del 2023 l’incunabolo ricomparve a Dallas, tra pezzi pregiati di un facoltoso collezionista, successivamente fece ritorno in Italia e ora la preziosa lettera è tornata ad occupare il suo posto alla Biblioteca Marciana.
Questa mattina, nel corso della conferenza stampa, il comandante dei Carabinieri per la Tutela patrimonio culturale di Venezia, Francesco Gargaro, ha illustrato l’attività di polizia giudiziaria svolta dai militari e che ha permesso il recupero e la restituzione dell’incunabolo del 1493, rintracciato inizialmente attraverso la rete. L’evento è stato moderato dal direttore della Biblioteca Stefano Trovato, alla presenza dei dirigenti degli Uffici centrali e periferici del Ministero della Cultura e della presidente del Consiglio comunale di Venezia Ermelinda Damiano.
“Salutiamo con gioia il ritorno a casa del preziosissimo stampato, per Venezia oggi è un giorno di festa. Finalmente trova nuovamente posto nella Biblioteca Marciana una lettera che è patrimonio culturale di grande rilievo. Non possiamo che ringraziare la preziosa attività dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio. La Biblioteca Marciana, luogo prestigioso della nostra città, continua a conservare opere straordinarie che hanno fatto e fanno la storia di Venezia e dell’Italia”, ha detto la presidente Damiano.
-Foto comune di Venezia-
(ITALPRESS).