Schifani “Garantire livelli più alti di sanità un obiettivo, dialogo tra pubblico e privato”

PALERMO (ITALPRESS) – “La salute è un diritto riconosciuto e tutelato quale fondamentale diritto della persona e come interesse della collettività ed è stata chiara nei costituenti la volontà di inserire nel testo della Carta fondamentale la tutela della ‘salute’ intesa quale bene – valore in sé, e non in quanto ricollegata ad interessi, pur rilevanti, quali la sicurezza pubblica o la capacità produttiva. In questo contesto assume certamente rilievo l’evoluzione del nostro ordinamento costituzionale in materia di diritto alle cure: dopo una lunga stagione nella quale i vincoli finanziari hanno costituito un un’immancabile qualificazione limitativa della piena effettività dell’accesso alle cure, stanno prevalendo orientamenti, suffragati dagli orientamenti della Corte costituzionale, che riconoscono il rilievo ‘incomprimibile’ che connota il diritto a ricevere prestazioni sanitarie adeguate”.

Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo al convegno promosso dall’Associazione Coordinamento Ospedalità PrivataAcop Sicilia, su “Obiettivi e sfide del sistema sanitario siciliano: verso la creazione di valore”, presso la Sala Mattarella, a Palazzo dei Normanni, a Palermo.

“Se il Servizio sanitario nazionale (SSN), basato sui principi di universalità, uniformità e solidarietà deve garantire l’accesso all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, sulla base dei bisogni di ciascuno, senza la selezione del rischio, ciò può e deve avvenire coinvolgendo le strutture sanitarie private che concorrono alla qualità ed all’efficienza complessiva del servizio per corrispondere alla crescente domanda di assistenza sanitaria e di tutela del diritto alla salute”, prosegue Schifani.

“L’apporto dei privati al rendimento del sistema sanitario nazionale, come di quello regionale, si manifesta non solo per il pur significativo ruolo produttivo e la rilevante creazione di valore, ma l’elemento realmente distintivo riguarda la sua capacità di anticipare i bisogni della collettività offrendo, mediante l’impiego di strutture organizzative, servizi che sovente la mano pubblica non è in grado di erogare sui territori. Le politiche pubbliche di una democrazia decidente, soprattutto quelle chiamate a confrontarsi con le esigenze ed i diritti fondamentali dei cittadini, hanno necessità di una continua opera di correzione e riequilibrio che tenga conto delle esigenze effettive e dei bisogni ai quali corrispondere, soprattutto in una Nazione variegata e differenziata qual è l’Italia ed in una grande Regione insulare qual è la Sicilia”.

Il mio Governo – ed in questo senso sono state adottate puntuali scelte sul piano amministrativo ed organizzativo – ritiene che il sistema delle Strutture sanitarie private debba svolgere un ruolo fondamentale per garantire il pluralismo dell’offerta di servizi alla salute necessario per assicurare la qualità delle cure e l’adeguato soddisfacimento di una diffusa domanda di assistenza sanitaria – sottolinea Schifani -. Un sistema che coniughi differenziazione e complementarietà può puntare, pur in un contesto di risorse finanziarie limitate, ad accrescere lo spettro dei servizi offerti alla domanda di assistenza sanitaria che proviene dalla società. Il privato sociale, attraverso l’apporto dei privati al sistema sanitario, assume rilevanza strategica in un settore come quello dell’assistenza, ma anche della prevenzione sanitaria, che si trova a fronteggiare sfide molto complesse. Le tendenze demografiche in atto nel nostro come negli altri Paesi industrializzati denotano un generale invecchiamento della popolazione, con evidenti ripercussioni negative sui sistemi di welfare. La domanda di prestazioni sanitarie e sociosanitarie si è sviluppata, si è differenziata ed è divenuta sempre più sofisticata, sottoponendo il sistema sanitario a crescenti pressioni evolutive. Le tensioni finanziarie sui bilanci pubblici e, in special modo, su quelli delle strutture sanitarie hanno rischiato di compromettere il livello di soddisfazione della domanda di servizi assistenziali pubblici”.

“La Sicilia ha attraversato quasi un ventennio di risanamento economico-finanziario del sistema sanitario regionale (programmi operativi di riorganizzazione, di riqualificazione, di potenziamento del Servizio sanitario regionale, successivamente denominato Piano di rientro), recuperando il necessario equilibrio e riducendo il disavanzo, in linea con le disposizioni del Patto per la Salute e della normativa nazionale e regionale. Le intese che abbiamo raggiunto con il Governo centrale, anche a seguito un un lungo confronto di fronte alla Corte costituzionale, offrono un nuovo quadro di cooperazione finanziaria tra Stato e Regione”, ha detto ancora il presidente della Regione.

“Il Governo regionale – rimarca Schifaniè impegnato rafforzare la percezione e l’affidabilità nelle comunità territoriali della tutela della Salute – pur di fronte a vicende che hanno evidenziato patologie e ritardi che abbiamo affrontato con tempestività – con l’obiettivo di garantire più adeguati ed elevati livelli di qualità, a partire dalla riduzione delle liste d’attesa – obbiettivo prioritario del mio Governo -, superando le diseguaglianze territoriali nell’erogazione dei LEA conseguenti a rilevanti differenze di tipo strutturale, tecnologico e organizzativo che condizionano l’offerta dei servizi sanitari, destinando risorse significative per rafforzarne la sostenibilità e l’efficienza del servizio, ricorrendo a nuove professionalità sanitarie e parasanitarie”.

“Intendiamo migliorare l’accesso alle cure per i cittadini siciliani – aggiunge Schifani -, rafforzando la qualità dell’offerta da parte di strutture pubbliche riorganizzate e razionalizzate, ma anche attraverso l’accordo con le strutture private accreditate per incrementare la disponibilità di prestazioni sanitarie, dalle visite specialistiche agli interventi chirurgici, con una diminuzione dei tempi di attesa che ha purtroppo rappresentato una delle criticità maggiori del sistema sanitario regionale. L’obiettivo prioritario resta quello di incrementare la flessibilità dell’offerta sanitaria permettendo a molti cittadini di ottenere le cure necessarie in tempi più rapidi rispetto al passato e senza la necessità di migrare, anche per ottenere un’assistenza sanitaria appropriata. L’integrazione delle strutture private nel sistema sanitario pubblico rafforza la specializzazione nelle prestazioni, visto che molte strutture private offrono trattamenti di alta complessità che sovente risultano non essere facilmente accessibili nel sistema pubblico”.

“Si tratta di modellare e modernizzare un sistema – e pubblico e privato dovranno farlo nel dialogo ed nel confronto innovativo – chiamato ad affrontare una domanda quantitativamente e qualitativamente crescente di tutela della salute, un sistema che deve incrementare gli investimenti, sia nell’edilizia sanitaria, garantendo la tempestività di quelli previsti dal PNRR, che per far fronte all’epocale trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria e delle tecnologie innovative per ed edificare su solide basi una società più inclusiva per le future generazioni dei siciliani”, conclude il presidente della Regione Siciliana.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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