Samele e Vecchi campioni italiani nella sciabola

COURMAYEUR (ITALPRESS) – Nella giornata dedicata alla sciabola, ai Campionati Italiani Assoluti di Courmayeur 2022 il successo è tutto delle Fiamme Gialle, che vincono sia nella prova maschile che in quella femminile grazie a Luigi Samele e Irene Vecchi.
Quarto titolo italiano per Luigi Samele, il terzo consecutivo per lo sciabolatore foggiano che, dopo l’argento olimpico a Tokyo 2020, continua il suo momento d’oro. Finale tutt’altro che scontata per il portacolori delle Fiamme Gialle che, contro il compagno di sala alla Virtus Bologna Matteo Neri, si è trovato a inseguire per buona parte del match: il classe 1999 dei Carabinieri si era portato in avanti fino al 13-9, ma Samele è poi riuscito a recuperare un punto alla volta e, raggiunto Neri sul 14 pari, ha messo la stoccata vincente che lo ha portato ancora una volta sul gradino più alto del podio agli Assoluti. Ottima gara di Neri, che l’anno scorso era stato terzo e che stavolta si è migliorato grazie alla vittoria in semifinale contro Luca Curatoli, battuto 15-9. A completare il podio anche Gabriele Foschini dell’Esercito, arrivato tra i migliori quattro dopo avere eliminato ai quarti Riccardo Nuccio delle Fiamme Oro 15-14 e sconfitto poi da Samele 15-11. Quinto posto per l’argento mondiale under 20 Pietro Torre delle Fiamme Oro, il più giovane della top 8. “Arrivo da un periodo in cui sono stato infortunato, ho dovuto saltare anche il Trofeo Luxardo a cui tenevo molto e sono venuto qui per testare la mia condizione prima dell’Europeo – ha detto Samele a fine gara – Faccio i miei complimenti a Matteo (Neri ndr), che ha avuto le redini dell’assalto per buona parte del tempo e che è un ragazzo forte di cui sentiremo parlare. Siamo compagni di sala a Bologna e ci siamo ritrovati in finale, ma l’obiettivo quando si arriva a questa gara è sempre vincere”. Nella mente il bellissimo ricordo di Tokyo, ma anche la voglia di andare avanti nel prossimo triennio. “L’argento olimpico è stato il coronamento di un lavoro di cinque anni, è stato stressante vivere un’Olimpiade con tutti quei controlli e tutte quelle incertezze, ma è arrivata una medaglia bellissima così come quella a squadre. Con quella formazione abbiamo fatto un percorso straordinario, adesso ne è iniziato un altro molto più breve per Parigi. Dopo Tokyo avevo bisogno di riposo e mi sono preso qualche mese di pausa per ritrovare l’amore di fare scherma, adesso sto tornando in forma e la cosa bella è che la voglia è tornata insieme all’emozione e alla grinta. C’è la volontà di arrivare fino a Parigi e non per turismo perchè quando partecipiamo andiamo con idee ben chiare. L’età è un numero, la cosa più importante nella scherma, quando il fisico regge ancora, è la voglia e io ce l’ho”. Una dedica che è tutta per Olga Kharlan, campionessa ucraina di sciabola e compagna di vita di Samele. “Olga sta affrontando un periodo veramente difficile, non è facile nè per me nè per loro e il mio pensiero è tutto per il popolo ucraino”. Torna in grande stile Irene Vecchi nella prova femminile e lo fa conquistando il suo secondo scudetto tricolore dopo quello del 2014. La livornese in semifinale ha battuto Sofia Ciaraglia delle Fiamme Oro 15-7 in un assalto che era cominciato in salita da un 6-1 in favore dell’avversaria e in cui poi l’atleta delle Fiamme Gialle ha saputo mettere la firma. Stesso copione in finale, dove l’azzurra ha subito gli attacchi iniziali di Eloisa Passaro (Fiamme Oro), ma in cui poi l’esperienza si è fatta sentire e le ha permesso di chiudere i conti sul 15-9. Terzo posto per Michela Battiston dell’Aeronautica Militare, che non scende dal podio che l’anno scorso la vide seconda dietro a Rossella Gregorio, oggi assente. Quinta l’altra azzurra Martina Criscio, eliminata a un passo dalla semifinale da Battiston col punteggio di 15-12. “Quando veniamo qua è sempre una gara difficile da affrontare – ha detto Irene Vecchi a fine gara – sono davvero molto contenta di come è andata oggi. Non è andato tutto liscio, ma in questi anni ho imparato a mantenere la calma per trovare una strada. Quest’anno è stato altalenante, adesso questo traguardo me lo voglio godere”. La voglia è quella di fare ancora qualcosa di bello in azzurro: “E’ difficile trovare una gratificazione dopo due quarti posti olimpici, ma l’importante è che, quando ci si guarda indietro, si possa pensare abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare.on bisogna mai dimenticare i sacrifici e tutto quello che si è fatto in questi anni, anche se non c’è stata la ciliegina sulla torta della medaglia. Ripunteremo a qualcosa di importante. Tre anni volano: a settembre inizierà una stagione nuova e ripartirò con la voglia di vincere”. Domani ultima giornata di gare con le prove a squadre di sciabola maschile e femminile.
– Foto Ufficio Stampa Fis –
(ITALPRESS).

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