ROMA, NASCE L’UFFICIO PER LE POLITICHE COMPORTAMENTALI

Un nuovo modo di comunicare in modo semplice con i cittadini per rinnovare il rapporto con l’amministrazione e favorire, così, un maggior livello di di fiducia e di servizi a vantaggio di tutti attraverso comportamenti utili per le casse del Campidoglio. Questo l’obiettivo dell’ufficio di scopo “Innovazione per le politiche comportamentali” che questa mattina, alla presenza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, del rettore dell’università La Sapienza, Eugenio Gaudio, e del delegato della sindaca per le Politiche Comportamentali, Federico Raimondi Slepoi, ha presentato alcuni dei risultati ottenuti nel 2019 attraverso l’applicazione i nuovi strumenti di semplificazione. Si tratta della prima struttura operativa in Italia dedicata all’applicazione delle Scienze comportamentali all’interno della Pubblica Amministrazione. Un approccio basato sul metodo scientifico e sull’oggettività dei dati per invitare il cittadino a compiere scelte migliori per la collettività, ideato da Richard Thaler che ha vinto il Nobel per l’Economia nel 2017. L’Ufficio oltre alle strutture interne del comune supporta anche le società partecipate nella realizzazione di progetti volti alla semplificazione dei processi e al miglioramento dei servizi pubblici, in diversi ambiti: ambiente, trasporti, partecipazione cittadina, tax compliance.

“Vogliamo creare un nuovo modello di relazione tra pubblica amministrazione e cittadini – afferma il sindaco Virginia Raggi – basato sulla responsabilità reciproca. L’obiettivo è fornire servizi sempre più vicini alle esigenze delle persone e delle imprese, rinnovando un patto di fiducia fondato su trasparenza e collaborazione”. “Siamo fieri di aver istituito in Italia un’unità operativa di scienze ed economia comportamentali – dichiara Federico Raimondi Slepoi, delegato della sindaca per le Politiche Comportamentali – Sebbene all’estero sia già considerata una best practice mondiale, in Italia è stata una vera e propria sfida. Devo dire però che ne è valsa la pena, e ringrazio Virginia Raggi e le strutture che per prime si sono dimostrate disposte a collaborare”. “A volte – ha spiegato il rettore Gaudio – alcuni governi hanno utilizzato politiche di economia comportamentale per nascondere politiche poco chiare o cattive, a volte sono state confuse con psicologia comportamentale. Questa scienza non deve diventare un espediente per evitare misure dolorose e impopolari ma deve rappresentare un solido fondamento per migliorare il comportamento della pubblica amministrazione e dei cittadini”.
(ITALPRESS).

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