
TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Altre sei medaglie per l’Italnuoto nella seconda giornata dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Sale dunque a 11 il numero provvisorio di podi per la spedizione tricolore in piscina. La giornata è cominciata con un nuovo capolavoro di Francesco Bocciardi, che ha bissato l’oro vinto nei 200 stile trionfando anche nei 100. Quarto a metà gara, il genovese è riuscito in un recupero incredibile toccando per primo la piastra in 1’09”56. Alle sue spalle il cinese Wang (1’10”45) ed il brasiliano De Farias Dias (1’10”80). “Ce l’abbiamo fatta. Oggi era ancora più difficile di ieri – dice il Campione ai microfoni di RaiSport, – sapevo che dovevo sfruttare tutte le mie caratteristiche per combattere gli avversari che sono dei velocisti puri. Non ci credevo davvero, ma il mio allenatore mi ha motivato dicendo di spingere negli ultimi 20 metri proprio mentre gli altri di sicuro avrebbero mollato. E così è stato. Mentre vedevo l’arrivo, non riuscivo a crederci. Incredibile, questa è la medaglia che non ti aspetti, è la medaglia del cuore. Non posso che ringraziare e dedicarla al mio allenatore Luca Puce, alla mia città Genova e alla mia famiglia”.
Dopo l’oro del fenomeno Bocciardo (foto Bizzi/CIP), arriva la seconda medaglia sulla stessa distanza, al femminile. A vincerla è Monica Boggioni: l’azzurra del GS Fiamme Oro e del Pavia nuoto, dopo il bronzo di ieri nei 200, è tornata nuovamente sul podio, anche lei con un gran recupero nella seconda vasca. “Ho immaginato tante volte questa gara e la bracciata che dovevo fare, ed è andata esattamente così. Sono serena e molto felice, nonostante si facciano vive sia le emozioni che l’agitazione. Mi sono promessa di godermi fino in fondo questa strepitosa e unica esperienza. Con i miei compagni ci sembra di vivere su una splendida nuvoletta, lasciateci qui”. Il primo argento di giornata è arrivato da Luigi Beggiato (guardia di Finanza Modena), secondo nella finale dei 100 stile libero S4. Davanti a lui solo il giapponese Suzuki (1’21”58), fanalino di coda invece l’ucraino Zhadanov (1’26”95). “Esser delusi sarebbe da ipocriti. Sono estremamente felice, invece, questa è la mia prima Paralimpiade e vincere un argento è davvero importante per me. Sono stati dei mesi molto difficili, questa medaglia voglio dedicarla al mio paese, mi stanno facendo arrivare un sostegno fortissimo”.
Nella seconda parte della giornata è arrivato l’oro di Stefano Raimondi, che ha riscattato alla grande il 4° posto dei 50 stile vincendo i 100 rana. L’azzurro tesserato per Fiamme Oro e per il Verona Swimming Team ha battuto gli atleti della Federazione Russa, rispettivamente Isaev (1’07”45) e Bartasinskii (1’08”06). “Dovevo riscattarmi dalla delusione di ieri, quel quarto posto mi è rimasto sullo stomaco, ci ho pensato tutta stanotte. Devo ancora rendermene conto, se ci penso mi viene la pelle d’oca. Sul podio ho avuto i brividi, ero in una bolla e sono estremamente emozionato – ha confessato un emozionatissimo Raimondi – Dietro questa medaglia c’è tanto. Anni di sacrifici da parte mia e della mia famiglia”. Medaglia d’argento invece per Carlotta Gilli: la torinese del GS Fiamme Oro e della Rari Nantes Torino, dopo l’oro nei 100 farfalla S13, è salita sul podio anche nei 100 dorso. “Sono molto contenta di questa medaglia, forse non molto per il tempo, ma in un contesto così vale tanto – ha confessato la Gilli – Farò tutte le gare della mia classe che sono in programma, voglio godermi tutto questo appieno”.
In chiusura di giornata è arrivato un altro argento per l’Italia dalla staffetta 4×50 stile libero mista, 20 punti, composta da Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato e Antonio Fantin. Con il crono di 2’21”45 l’Italia non solo è salita sul podio ma ha siglato anche il nuovo record europeo, sconfitta solo dal Cina che ha fatto segnare il record del mondo in 2’15”49. “Una staffetta che dà soddisfazioni di anno in anno – ha ammesso Trimi – ci abbiamo creduto molto ed ora raccogliamo i risultati”. “E’stato un grande lavoro, ma quello che si vede è solo la punta di un icerberg – ha spiegato Fantin – un lavoro certosino creato da una Squadra molto coesa e compatta”.
Non sono arrivate buone notizie per l’Italia, invece, dalla scherma in carrozzina. Nella spada, Emanuele Lambertini è stato battuto per una stoccata (15-14) ai quarti dal fuoriclasse cinese Tian. Nel tabellone dei 16, invece, eliminati Edoardo Giordan (categoria A maschile) e Rossana Pasquino (categoria B femminile). Domani l’Italia tornerà in pedana per la gara a squadre maschile con Marco Cima che si aggiungerà a Lambertini e Giordan. Il Tokyo Metropolitan Gymnasium è stato invece il teatro della seconda giornata di gare per il tennistavolo. Nel primo match di stanotte – quando in Giappone erano le 9 del mattino – valido per il gruppo C del singolare maschile classe 9, Mohamed Kalem ha ceduto per 3-0 (4-11, 6-11, 9-11) all’australiano Lin Ma, e si giocherà ora la qualificazione alle 11.40 italiane contro il britannico Joshua Stacey. Giorno dell’esordio assoluto ai Giochi per il più giovane dell’intera spedizione azzurra in Giappone, il neo 18enne Matteo Parenzan, che si è dovuto arrendere 0-3 (12-14, 6-11, 7-11) al ben più esperto danese Peter Rosenmeier, alla sua quinta partecipazione paralimpica, nella prima partita del gruppo B del singolare maschile classe 6.
Di nuovo una vittoria per Giada Rossi nel gruppo A del singolare femminile classe 1-2, stavolta contro la francese Isabelle Lafaye, liquidata 3-0 (11-7, 13-11, 11-7): bronzo alla Paralimpiade di Rio 2016 e numero 1 al mondo, la pongista di San Vito al Tagliamento è la prima italiana a qualificarsi al tabellone a eliminazione diretta a Tokyo. Prima gara anche per Federico Falco, che nel match valido per il gruppo A del singolare maschile classe 1 si è arreso per 3-0 (10-12, 7-11, 4-11) contro il coreano Young Dae Joo, e per Andrea Borgato, gruppo C della stessa specialità, sconfitto 3-1 (6-11, 6-11, 11-7, 8-11) dall’ungherese Endre Major.
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