Nelle libere di Imola debutta la mescola C6, Berra “Impressione positiva”

81 PIASTRI Oscar (aus), McLaren F1 Team MCL39, action during the Formula 1 AWS Gran Premio del Made in Italy e Dellâ??Emilia-Romagna 2025, Emilia Romagna Grand Prix 2025, 7th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 16 to 18, 2025 on the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in Imola, Italy

IMOLA (ITALPRESS) – La prima giornata del Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy ha visto la McLaren ancora una volta sugli scudi. Sia nella prima che nella seconda sessione di prove libere sono stati infatti Oscar Piastri e Lando Norris, sempre in quest’ordine, ad occupare i primi due posti delle classifiche finali. Il leader del campionato ha fermato i cronometri sull’1’16″545 in FP1, scendendo poi di oltre un secondo (1’15″293) in FP2. Contenutissimi i divari dall’australiano per il suo compagno di squadra: 32 millesimi nella prima sessione, 25 nella seconda.

A Imola ha fatto il suo debutto ufficiale la C6, la mescola più morbida della gamma 2025. Nel corso delle due ore di prove libere, nessuno ha utilizzato la Hard, nemmeno per un giro di rodaggio come saltuariamente qualche squadra fa, un segnale di quanto la C4 sarà protagonista nella gara di domenica. Soft e Medium si sono così distribuite in maniera perfettamente speculare il chilometraggio complessivo: 2.307,230 per ciascuna delle due mescole, pari a 470 giri. “C’era molta curiosità per il debutto della C6, non solo – immagino – per squadre e piloti ma anche per noi – ammette Simone Berra, Pirelli Chief Engineer – Del resto, la Soft di questo Gran Premio non era mai stata utilizzata con queste vetture e l’ultima volta in cui si era vista in pista risale alla giornata di test post-campionato svoltasi ad Abu Dhabi nel dicembre scorso”.

“Di primo acchito – prosegue Berra – possiamo dire che l’impressione è positiva. La C6 ha dimostrato di essere un’ottima gomma da qualifica, consentendo ai piloti di spingere per tutto il giro, senza accusare cali di prestazione nell’ultimo settore. Inoltre, con un’accurata gestione della fase di raffreddamento, si è visto come sia possibile ottenere almeno un altro giro cronometrato di buon livello e che, perlomeno in FP1, se usata anche per una serie di giri consecutivi non abbia sviluppato graining. In FP2 abbiamo visto tutte le squadre effettuare dei long run con la Medium, che ha mostrato un degrado relativamente contenuto grazie ad un livello di gestione del passo piuttosto importante. Considerato che la pista deve ancora gommarsi e che domenica è possibile avere temperature non eccessivamente elevate – fattori che si sommeranno alle caratteristiche strutturali di un circuito dotato della pit-lane più lunga del calendario iridato – è prevedibile che le squadre punteranno ad una strategia basata su un solo pit-stop. Non è un caso che oggi nessuno abbia usato la Hard, preferendo chiaramente conservare la C4 per usarla domenica, proteggendosi così anche in caso – eventualità molto frequente ad Imola – di una neutralizzazione”.

“Sulla carta – chiosa Berra – la doppia sosta non è un’eventualità da escludere – tutt’altro – ma sappiamo bene come le squadre e i piloti siano maestri nella gestione delle gomme e su una pista con un tempo perso in pit-lane (27 secondi) così alto la sosta singola diventa l’opzione più probabile”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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