La tassonomia per la transizione, opportunità per imprese e investitori

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto un webinar in streaming organizzato da Green Building Council Italia sul tema della tassonomia, sempre più sentito tra investitori, aziende e cittadini. L’obiettivo è creare il più grande sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili in Europa. Un progetto ambizioso, che coinvolge anche il mondo delle costruzioni, senza il quale sarà impossibile il raggiungimento della neutralità climatica al 2050.
La tassonomia è un importante strumento soprattutto per gli istituti di credito, che dovranno tenerne conto, nelle valutazioni per l’elargizione di finanziamenti, indirizzando i capitali verso un’economia a bassa intensità di carbonio e, al tempo stesso, più sicura e meno soggetta a manovre di green washing.
Per Marco Mari, Presidente GBC Italia, “in Italia il PNRR ha recepito uno degli aspetti fondamentali della Tassonomia EU, i principi relativi al Do Not Significant Harm (DNSH). Tale recepimento vincola alla rendicontazione dei sei principi del DNSH, sia nella fase di definizione e dei bandi, sia in fase di progettazione che in quella di realizzazione delle opere. Richiedere l’applicazione dei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC, risolve tale incombenza mediante linee guida applicabili da tutti gli attori della filiera e rigorosi processi di certificazione terza. Siamo particolarmente orgogliosi – prosegue il presidente Mari – di lavorare da anni a questi strumenti, oggi al centro dei processi di rendicontazione energetico-ambientale voluti dall’Europa e indispensabili per una transizione dell’ambiente costruito in direzione di una maggiore resilienza, sostenibilità e salubrità”.
“La Commissione europea ha costituito un gruppo di lavoro sulla finanza sostenibile, un gruppo di esperti di 50 membri convocati nel 2020: il World GBC è stato coinvolto all’interno di quel gruppo di esperti – sottolinea Stephen Richardson, Direttore della rete regionale europea del World GBC -. Abbiamo ricevuto un mandato di 20 anni per lavorare all’ampliamento dell’attuale tassonomia per vagliare nuovi obiettivi, nuovi traguardi ambientali, ma anche per rivedere i criteri esistenti che sono già stati sviluppati. L’ambiente costruito è responsabile di un significativo consumo di risorse. Solo l’8-9% circa del materiale viene effettivamente riciclato. Quindi – conclude Richardson – c’è molto margine per migliorare la circolarità del settore e, quindi, ha senso sviluppare criteri nell’ambito della tassonomia dell’UE”.
Eleonora Evi, europarlamentare, membro commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, ha spiegato: “La decisione della Commissione europea di conferire l’etichetta di sostenibilità a gas e nucleare nella tassonomia, significa di fatto ridicolizzare il Green Deal con una vergognosa operazione di green washing e mettere in serio pericolo la credibilità dell’Unione europea come mercato leader per la finanza sostenibile, inviando un segnale sbagliato e confuso agli investitori e consentendo nuovi investimenti in fonti fossili fino al 2030, con conseguenze devastanti sugli obiettivi degli Accordi di Parigi. In questo modo – continua la Evi – la Commissione europea ha violato palesemente il principio fondamentale di non arrecare danno all’ambiente. Al Parlamento Ue daremo battaglia, abbiamo fino a un massimo di 6 mesi di tempo per bocciare questo atto delegato e ribadire che il mercato deve essere orientato verso investimenti a prova di futuro, come le fonti rinnovabili e l’economia circolare”.
Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente GBC Italia, ha concluso l’incontro puntando l’accento sulla crisi energetica e sull’attenzione alla spesa dei fondi PNRR con un orientamento sempre più convintamente sostenibile: “La pandemia ci ha costretto a ripensare ai modelli abitativi e a preoccuparci maggiormente della nostra qualità della vita, in primis quella tra le mura domestiche, e la guerra sta mettendo in luce le difficoltà di chi, come noi, deve fare i conti con una politica energetica che negli anni non ha dimostrato di essere lungimirante. E’ proprio questo dunque il momento di avere coraggio. Dobbiamo essere consapevoli che oggi le risorse, grazie a Recovery Fund e PNRR, per il nostro Paese esistono, quello che non deve mancare è il coraggio di decisioni e scelte audaci. Del resto – conclude Capaccioli – se non dopo una pandemia che ha puntato ancor di più i riflettori sulle istanze di salvaguardia del benessere e della salute dei cittadini del mondo e con una guerra, che inevitabilmente si gioca, su un piano geo-politico, ma anche e soprattutto economico, mi chiedo: se non ora, quando?”.
(ITALPRESS).

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