Italia penultima nell’Unione Europea per numero di laureati

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ROMA (ITALPRESS) – Il nostro Paese si colloca al penultimo posto nella graduatoria Ue27 per quota di laureati tra i 30-34enni (27,8% contro 40% della media europea), anche se il progresso nell’ultimo decennio è stato in media più rapido. Il gap con il resto d’Europa riguarda anche le donne (34,3% di laureate in Italia contro 46,2% della Ue27), che pure hanno una maggiore probabilità di laurearsi rispetto agli uomini (21,4% di laureati in Italia, ultima posizione, contro 35,7%). E’ quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Istat, illustrato alla Camera, dal presidente, Gian Carlo Blangiardo. Nel 2020, il 13,1% dei giovani di 18-24 anni ha abbandonato precocemente gli studi avendo raggiunto al massimo la licenza media (contro 10,1% in Ue27). L’incidenza degli abbandoni si è ridotta notevolmente (era quasi il 20% nel 2008), in particolare nel Mezzogiorno, dove tuttavia è ancora al 16,3% contro circa l’11% del Centro-nord. La crisi legata alla pandemia ha contribuito alla diminuzione del tasso di occupazione dei giovani di 18-24 anni con abbandoni precoci – dal 35,4% del 2019 al 33,2% del 2020 (contro rispettivamente 45,1% e 42,6% in Ue27) – e all’aumento nella stessa fascia di età dei giovani con abbandoni precoci che vorrebbero lavorare (da 48,1% a 48,9% in Italia e da 33,3% a 35,6% in media europea). Questi giovani risultano particolarmente svantaggiati nel Mezzogiorno, dove la quota di occupati non va oltre il 23,3% contro oltre il 40% del Centro-nord.
(ITALPRESS).

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