INTER PAZZA GIOIA, DERBY VINTO LEGITTIMAMENTE E SENZA STRAFARE

E’ giusto che l’Inter sia finalmente…pazza gioia. Non solo pazza. E’ giusto che il Milan mostri la faccia della saggezza, e Pioli dica che il Derby è solo un episodio, la lotta continua. Ma prima di convalidare il Duello Milanese per lo scudetto fatemi aspettare, vedere e raccontare quel che succederà stasera all’Agguato del Lunedì, che non è una trasmissione tivù ma Juventus-Crotone. Esagero? Il Crotone, poverino…L’ultima Juve vista in Champions può farsela sotto con tutti, così come tutti potrebbe battere se non cadesse in ingenuità imperdonabili come “la costruzione dal basso” che sarebbe stata impedita da dirigenti competenti, a partire dal Geometra Boniperti.
Vedremo, dunque, e intanto rivivremo il Derby che l’Inter ha legittimamente vinto ma senza strafare – come direbbe il risultato firmato da Lukaku e Lautaro, i nuovi gemelli del gol (quota trenta) – mettendo in chiaro situazioni pubbliche e private (si fa per dire). Antonio Conte, l’abile Conte che abbiamo conosciuto sulla panchina della Juve, ha tramutato in oro il piombo che gli era arrivato da Shanghai, proiettili potenti da ammazzabufali, con quell’accenno di Mister Zhang agli impegni aziendali “Irrilevanti”. “Boss, questa è l’Inter Irrilevante, la faccia vedere in tutto il mondo, è sicuramente più fascinosa dei suoi elettrodomestici”: non l’ha detto, Conte, forse neanche lo ha pensato, ma sembrava leggerla negli occhi la sua rivincita, certo condivisa dai “ragazzi”. Sembrava schierato anche Eriksen, fate voi. Il danese non è una figurina qualsiasi, è il primo indizio della conversione contiana da perseguitato a persecutore: il Milan è caduto nella sua rabbia, incapace a controllarla, tanto che di Ibra sì dirà – gossip crudele – che era già a Sanremo. Morbido com’è – un panettone pieno d’uvetta, uno squadrone pieno di Ragazzi del Novantanove – il Milan non esce dal Derby stravolto, nè ridimensionato: solo brutalizzato dalla rabbia di Conte. E dovrà distribuire meglio fra i “ragazzi” le tante responsabilità affidate a Ibrahimovic o da lui pretese. Ci fosse solo l’Inter ad accusare complicazioni rossonere, Pioli potrebbe parlare di incidente occasionale. E invece c’è anche lo Spezia, esordiente irrispettoso e precedente sospetto. A proposito, l’Agguato del Lunedì lo sogna – pur afflitto dai pronostici – anche il Crotone.
Si consuma, nel frattempo, il destino di Gattuso. Immaginabile. Ma meglio lasciare l’ultima parola a De Laurentiis, il più creativo dei presidenti. Solo un’opinione: se è capace di pentimento richiami Sarri; se ha orgoglio e senso pratico, richiami Mazzarri. E Reja?

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